Spara ai tordi, e pure ai falchi

I bacchettoni  di vischio, lo sparviere, il richiamo elettroacustico e le armi sequestrate al capannista di Pisogne
I bacchettoni di vischio, lo sparviere, il richiamo elettroacustico e le armi sequestrate al capannista di Pisogne
I bacchettoni  di vischio, lo sparviere, il richiamo elettroacustico e le armi sequestrate al capannista di Pisogne
I bacchettoni di vischio, lo sparviere, il richiamo elettroacustico e le armi sequestrate al capannista di Pisogne

Chissà se è stata la picchiettatura del piumaggio simile a quella di un tordo a «ingannare» il capannista sorpreso e denunciato nei giorni scorsi a Pisogne dopo aver abbattuto un super protetto sparviere. Forse no, perché oltre all’uccisione del rapace, rigidamente tutelato dalle normative faunistiche nazionali ed europee, i carabinieri forestali delle stazioni di Pisogne e Darfo gli hanno contestato altri reati. I militari lo hanno raggiunto direttamente nel suo appostamento: sono andati a colpo sicuro durante un controllo antibracconaggio dopo aver sentito distintamente il canto registrato che il cacciatore stava diffondendo con un richiamo elettroacustico: uno strumento il cui impiego per scopi venatori è vietato da sempre, ma che viene usato su vasta scala nel bresciano anche dai capanni già dotati di richiami vivi per la caccia ai migratori. Il fonofil del pisognese «sparava» i canti registrati del tordo bottaccio, e in effetti nel carniere già accumulato dal migratorista c’erano una decina di esemplari di questa specie. Forse però uno di questi è stato inseguito dallo sparviere, un rapace specializzato proprio nella cattura degli uccelli, e la battuta di caccia del bellissimo falco è finita in una rosa di pallini. L’elenco delle illegalità collezionate dal cacciatore però non è ancora finito, perché piazzati attorno all’appostamento i militari hanno trovato anche un buon numero di «bacchettoni» ricoperti di vischio e resi più attraenti da bacche di sorbo degli uccellatori: trappole, insomma, anche se artigianali e ormai rare nel Bresciano. Rametti di legno ricoperti di colla sintetica in grado di catturare qualsiasi specie di uccello a partire dai piccoli migratori protetti. A margine dell’operazione, i carabinieri forestali sottolineano che il capannista uccellatore denunciato, che rischia la revoca del porto d’armi e al quale è stato tutto sequestrato (fonofil, fucile, selvaggina e trappole) era già finito nei guai nel passato per reati analoghi.•. P.Bal.

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