Strada di Montecampione Con il primo lotto di lavori si «sblocca» il tornante

L’appalto è fatto, e se tutte le verifiche di routine sull’impresa vincitrice esito positivo, nel volgere di un mese si firmerà il contratto e i lavori potranno partire a inizio anno. L’OBBIETTIVO è la messa in sicurezza del tornante di Valmorino, lungo la strada che da Pian Camuno porta a Montecampione. Ad aggiudicarsi le opere di palificazione con tiranti di contenimento, la sistemazione dello smottamento e il ripristino del fondo, è stata la ditta «Eur costruzioni» di Atina in provincia di Frosinone, che nella procedura negoziata ha battuto la concorrenza con un ribasso d’asta del 21,88%. L’importo del finanziamento ( un milione e 118 mila 865 euro) è a totale carico di Regione Lombardia, Comunità montana di Valle Camonica ed Amministrazione provinciale, nell’Accordo quadro per lo sviluppo turistico di bassa valle. La spesa per i soli lavori si attesterà su 787.672 euro. In questi giorni l’amministrazione comunale sta valutando il problema dei collegamenti con Vissone e con la stazione sciistica: si vuole evitare che, causa l’attività del cantiere, chi risiede o si reca nelle due località sia costretto a lunghi giri sulla strada che sale da Artogne ed Acquebone. Un giro di non poco conto, soprattutto per la gente di Vissone, che probabilmente verrà evitato con la chiusura di una carreggiata e impianto semaforico. ARCHIVIATO l’iter burocratico per l’assegnazione del primo lotto, il Comune sta già guardando al secondo, per mettere fine definitivamente allo smottamento del tornante Valmorino, visto che si tratta di regimare le acque ed evitare dannose infiltrazioni. Questo investimento ammonta 393.135 euro. Per queste opere sono ben settanta le ditte che hanno chiesto di partecipare alla gara: ne sono state sorteggiate venti. Il 2020 sarà quindi l’anno delle grandi sistemazioni lungo la strada per Montecampione, dato che anche più in alto, sulla strada del Plan, è previsto un intervento risolutorio che interessa franamento e caduta di muri di contenimento. In questo caso è però il Comune di Artogne ad essere coinvolto.