Strade e area faunistica Si lavora per cancellare le tracce della tempesta

di L.FEBB.
Lavori di bonifica verso le Case di Viso
Lavori di bonifica verso le Case di Viso
Lavori di bonifica verso le Case di Viso
Lavori di bonifica verso le Case di Viso

La priorità che si sono dati da queste parti (ovviamente insieme alla messa in sicurezza del territorio) è quella di riaprire al più presto quell’area faunistica del Parco dello Stelvio appena fuori l’abitato di Pezzo, a fianco della strada che porta a Case di Viso: un luogo frequentatissimo soprattutto in estate. Fino al 29 ottobre scorso, quando la tempesta Vaia ha seminato anche qui distruzione, la struttura ospitava caprioli, camosci e stambecchi, molti ritrovati feriti nei boschi o sulle vette e curati; altri nati in cattività. Per accelerare i tempi di sgombero del legname schiantato sul ripido pendio del «bosco sacro» (sacro perché da sempre protegge le case dalle valanghe e dai massi), nei giorni scorsi a dar man forte ai boscaioli del Consorzio forestale Due Parchi e dell’impresa agricola La Boskiva di Vezza d’Oglio è arrivato anche un aiuto dal cielo: un elicottero Ecureil B3 di Elimast ha effettuato decine di rotazioni trasportando a Sant’Apollonia e al Ponte dei Buoi, appesi al gancio baricentrico, gli abeti sradicati in punti che rendevano difficile il recupero. «I LAVORI procedono come da cronoprogramma - commenta Ivan Faustinelli, sindaco di Pontedilegno, facendo il punto sulla situazione. Le due linee di esbosco (teleferiche che corrono da un capo all’altro della vallata) installate dall’impresa incaricata dalla Comunità montana hanno svolto egregiamente il loro compito recuperando centinaia di metri cubi di tronchi. Nel frattempo sono iniziate anche le opere per la realizzazione della barriera paramassi alle spalle della frazione - prosegue -; questo ci permetterà di posare una terza linea sul versante che guarda alla Valle delle Messi per recuperare in sicurezza tutti gli altri schianti. Infine c’è l’elicottero, per cui siamo fiduciosi di poter mettere la parola fine su questa brutta vicenda entro i tempi stabiliti». Quando all’area faunistica, una volta completata l’operazione di pulizia del sottobosco l’intenzione è quella di partire subito con la posa delle nuove recinzioni, in modo da ultimare almeno un recinto per poter accogliere a metà luglio gli ospiti costretti allo sfratto otto mesi fa.

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