Strade sicure, l’Anas pensa ai viadotti

di L.RAN.
Il viadotto di Breno della superstrada che sta per essere restaurato
Il viadotto di Breno della superstrada che sta per essere restaurato
Il viadotto di Breno della superstrada che sta per essere restaurato
Il viadotto di Breno della superstrada che sta per essere restaurato

Il disagio inizierà alle 8 di oggi, ma la parentesi di passione, che durerà per un mese (salvo imprevisti) avrà effetti importanti sulla viabilità camuna. L’Anas la restaurerà infatti in parte occupando la scena fino al 10 luglio, causando prevedibili rallentamenti del traffico proprio a ridosso della stagione turistica. In questa scansione temporale l’azienda realizzerà manutenzioni straordinarie mettendo in sicurezza i viadotti che si trovano nei territori di Cividate e Breno lungo la superstrada statale 42, e chiudendo per questo il transito in direzione dell’alta valle. L’INTERVENTO riguarderà il tratto fra i chilometri 83,300 e 88,700, dallo svincolo di Cividate a quello a nord di Breno. E il traffico verrà deviato sulla sp 345, col successivo rientro sulla 42 a nord di Breno. Nessun problema per i veicoli che viaggeranno in direzione Brescia. Si tratta di cantieri molto urgenti, perché i due viadotti si trovavano da tempo in condizioni precarie: che periodicamente dalle strutture si staccavano pezzetti di calcestruzzo che andavano a finire sulla strada sottostante. A Cividate il parcheggio proprio sotto il cavalcavia è stato chiuso da alcuni mesi per consentire i lavori, mentre a Breno i distacchi di cemento cadono a pochi metri dal nucleo abitato della località Fope. La consegna dei lavori alla ditta vincitrice dell’appalto era avvenuta già in novembre; poi è arrivata la pandemia. Per l’operazione l’Anas impegnerà oltre un milione e 850mila euro, ma la stessa azienda si occuperà presto dell’urgente asfaltatura delle tre gallerie fra Breno e Cividate, Montepiano, Minerva e Santo Stefano, da mesi in condizioni di precarietà, interessate come sono da vaste crepe nella carreggiata che costringono gli automobilisti a un percorso a ostacoli. Analoga la situazione tra Esine e Darfo, dove le buche si alternano numerose, mentre rimane per ora insoluta la sostituzione (o meno) del guard rail ingombrante nel territorio di Esine. •

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