Superstrada, troppi incidenti Sotto accusa svincoli e barriere

di Luciano Ranzanici
I guardrail contestati montati su una parte della statale 42Lo svincolo di Esine della superstrada
I guardrail contestati montati su una parte della statale 42Lo svincolo di Esine della superstrada
I guardrail contestati montati su una parte della statale 42Lo svincolo di Esine della superstrada
I guardrail contestati montati su una parte della statale 42Lo svincolo di Esine della superstrada

I rischi della superstrada 42, e in particolare da qualche anno quelli che si presentano sul tratto compreso fra Esine e Boario, sono noti a tutti in Valcamonica e non solo. Talmente reali che gli incidenti più o meno gravi non mancano: gli ultimi della serie sono avvenuti il mese scorso. Del primo dei due, che si è verificato all’altezza dello svincolo di Esine, è stato testimone Santo Spavetti, un professionista di Berzo Demo che da anni è un attento osservatore dei problemi della viabilità camuna, relativamente ai quali ha spesso presentato segnalazioni e denunce anche all’autorità giudiziaria. DOPO AVER segnalato altre situazioni pericolose (su tutte la conformazione della galleria di Berzo Demo) che interessano la superstrada, Spavetti torna sul tema del «restringimento della carreggiata di circa 1 metro e 40 causato dalla posa di ingombranti guardrail; un intervento che, per esempio, in occasione dell’ultimo incidente ha impedito ai veicoli non coinvolti di accostare lasciando passare al centro i mezzi di soccorso». NON SOLO: «All’altezza dello svincolo in direzione Darfo, che non è illuminato e ha una rampa troppo corta per l’immissione sulla statale 42, si registrano diversi incidenti ogni anno, prevalentemente causati da conducenti di veicoli in entrata che si immettono sulla carreggiata troppo velocemente, obbligando gli automobilisti in transito da Breno verso Darfo a brusche frenate o a sorpassi azzardati che a volte portano a invadere pericolosamente la corsia opposta; proprio come è avvenuto nel caso dell’incidente che mi ha visto testimone». Il professionista di Berzo Demo, che ancora una volta ha firmato un esposto indirizzato al Prefetto, torna poi a puntare l’indice sul tratto fra Esine e Boario e sulle barriere metalliche. «IN OCCASIONE DI un sinistro i nuovi guard rail fanno rimbalzare i mezzi in mezzo alla carreggiata, causando inevitabilmente il coinvolgimento di altri veicoli e, nel caso di motociclisti, con conseguenze potenzialmente molto gravi: un’auto in panne rimane al centro della strada e lo spazio di emergenza laterale non esiste più; oltre al fatto che in quel tratto non esistono piazzole di sosta». Così Spavetti fa a sua volta appello all’Anas perché «le barriere vengano ricollocate nella stessa posizione delle preesistenti per un ritorno alla normalità della carreggiata, già malconcia, qui come in altri tratti (su tutte le buche che costellano le tre gallerie esistenti nel tratto di superstrada tra Cividate e Breno), per le pessime condizioni del fondo stradale». •

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