Torna alla luce l’altare nel santuario di Minerva

Una storia iniziata nel 1986 in località Spinera a Breno con la scoperta durante la posa di condutture pubbliche del tempio d’epoca romana definito Santuario di Minerva e successivamente con il rinvenimento della statua di Minerva (in esposizione al Museo archeologico nazionale di Cividate), continua ora e con nuovi traguardi. Si fa risalire al 2003 la scoperta nel prato del parco del santuario, dei resti di un grande altare protostorico sul quale si celebravano i riti fra il VI secolo a.C. e la fine del I secolo dopo Cristo. Allora l’ara venne reinterrata per esigenze conservative e per facilitare la realizzazione del parco archeologico (2007) ma lo scorso marzo per volontà della Soprintendenza, è stata riportata in superficie: l’intervento, sotto la stretta sorveglianza degli archeologi ed in particolare di Serena Solano, che è anche direttore del parco, è stato eseguito dai giovani rifugiati politici della Cooperativa K-Pax del presidente Carlo Cominelli. Spinera, che in questi primi mesi di riapertura è stata oggetto di numerose visite guidate per la soddisfazione del sindaco Alessandro Panteghini, a breve, domenica 19 giugno con l’inaugurazione e la visita al parco dalle ore 6,30, andrà quindi ad arricchirsi di uno altro importante elemento d’attrazione. Ieri mattina nella sala consigliare del Comune con il Soprintendente Luca Rinaldi e gli stessi Solano, Panteghini e Cominelli, c’era anche il parroco di Breno don Mario Bonomi. Rinaldi ha formulato l’auspicio che «in un territorio di grande interesse qual è quello camuno nel quale si è persa come altrove la specificità, dobbiamo ricominciare a mettere assieme tutto». Serena Solano, alla quale va grande parte di merito per la manifestazione del prossimo 19 giugno titolata «Aestiva Luce», ha ricordato con Carlo Cominelli il rapporto che intercorre fra Soprintendenza e Cooperativa K-Pax : si concretizzerà proprio domenica 19 nel segno del contatto fra mondo antico e contemporaneo e nella presenza di rappresentanti della chiesa cattolica, ortodossa, della comunità islamica e dei rifugiati politici inseriti nel progetto Sistema accoglienza ed integrazione.•. L.Ran.