Tra feste e restauri gli alpini di Niardo non sono mai fermi

La festa dedicata al decano del gruppo Ana di NiardoIl monumento  rimesso a nuovo
La festa dedicata al decano del gruppo Ana di NiardoIl monumento rimesso a nuovo
La festa dedicata al decano del gruppo Ana di NiardoIl monumento  rimesso a nuovo
La festa dedicata al decano del gruppo Ana di NiardoIl monumento rimesso a nuovo

Un omaggio a un «vecio» e un restauro non più rinviabile dell’altare/monumento della località Ferone, sulla montagna che sovrasta il paese: sono le ultime iniziative in ordine di tempo portate a termine dal gruppo alpini di Niardo guidato da Giacomo Surpi. A Maurizio «Murisì» Pandocchi, classe 1931, in forza al sesto reggimento e destinato al battaglione Bassano (e infine alla 74esima compagnia con la specializzazione di mitragliere), le penne nere hanno voluto fare un regalo speciale in occasione dei suoi 90 anni. Per l’anziano ex impresario edile, di gran lunga il più avanti con gli anni tra gli iscritti al gruppo locale dell’Ana, Giacomo Surpi e il direttivo hanno organizzato una piccola festa nella sede del sodalizio con l’immancabile torta decorata da una dedica personalizzata. Passando al monumento, va detto che le penne nere del paese niardesi hanno molto a cuore i loro simboli; in particolare proprio quello realizzato nella località Ferone (a 1.700 metri) nel 1989, a ricordo della tragica alluvione che colpì Niardo il 24 agosto di due anni prima. L’altare in granito e il grande masso con inciso un cappello alpino, che si devono all’artista braonese Mario Prandini, erano da tempo in cattive condizioni e avevano bisogno di un restauro. Che è stato realizzato approfittando dell’estate ridando dignità a un’opera preziosa anche per la memoria locale che custodisce.•. L.Ran.

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