Tra le aziende bloccate c’è anche quella gestita dal campione del salame

Claudio Surpi davanti alla sua azienda colpita dall’alluvione
Claudio Surpi davanti alla sua azienda colpita dall’alluvione
Claudio Surpi davanti alla sua azienda colpita dall’alluvione
Claudio Surpi davanti alla sua azienda colpita dall’alluvione

È uno dei tanti titolari di attività produttive e commerciali di Niardo a fare i conti con le conseguenze dell’evento alluvionale, e Claudio Surpi registra la perdita di buona parte della sua azienda zootecnica. Il giovane imprenditore della località Saletti ha visto colpita l’azienda dalla frana del Cobello che l’ha investita in pieno, danneggiando macchinari e strutture. Ed è stato tra i primi a rivolgersi al Comune per chiedere di avere accesso a interventi tali da consentirgli di riavviare l’attività in attesa dei contributi regionali e statali. «La mia ditta si trova in notevoli difficoltà perché la strada d’accesso da via Fandrizza, che prevede l’attraversamento del Re, uno dei due torrenti causa del disastro della scorsa settimana, non può essere percorsa da automezzi di medie e grandi dimensioni. Proprio gli stessi che trasportano i foraggi e i mangimi per gli animali (bovini, suini ed equini) - racconta l’allevatore -. Sempre per questo sta venendo meno anche il rifornimento di carburanti e del gas per il funzionamento degli impianti di stagionatura». Ma non è finita, perché nel conto dei danni deve anche mettere un altro settore della sua attività: «La ripresa dell’attività di macellazione, punto di riferimento per molte aziende agricole e privati, non sarà possibile perché i mezzi saranno impossibilitati a portare qui gli animali e non sarà neppure possibile riconsegnare e smaltire tutti i rifiuti derivanti dalla macellazione». Come se queste difficoltà non fossero sufficienti, l’attività in località Saletto è penalizzata anche per la mancanza dell’allacciamento fognario. Claudio Surpi è un giovane imprenditore con la volontà di emergere: dopo aver lavorato per anni nel reparto macelleria di marchi della grande distribuzione si è messo in proprio aprendo un’attività qui. E le sue capacità sono venute a galla, perché in questi ultimi due anni è stato proprio lui a vincere il sesto e settimo concorso del salame di Valle Camonica, organizzato dalla Comunità montana nell’ambito delle attività a sostegno del paniere di prodotti agricoli «Sapori di Valle Camonica». L.Ran.

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