Troppe polveri nell’aria Niente fuochi all’aperto

Il vento delle ultime ore non ha cambiato molto la situazione, e solo da giovedì prossimo, 15 aprile, decadrà il divieto di bruciare ramaglie e altri residui vegetali all’aperto in agricoltura e nei cantieri. Lo ricorda il sindaco di Losine, Mario Chiappini, con una ordinanza per contenere l’inquinamento atmosferico. Inquinamento pesante: i valori registrati sul territorio della Valcamonica attestano una concentrazione delle polveri sottili Pm10 superiore al livello di attenzione fissato dalla normativa regionale. Chiappini ha preso la decisione dopo aver constatato che «il problema deriva anche dalle emissioni derivanti dai fuochi all’aperto. Non avvenendo all’interno di una camera di combustione, in condizioni predefinite di temperatura e di disponibilità di ossigeno, generano quantitativi significativi di inquinanti, fra i quali le polveri sottili, i composti organici volatili, gli idrocarburi policiclici e le diossine». Le emissioni possono ovviamente anche causare anche problemi alla salute dei cittadini che si espongono ai fumi, e contribuiscono al peggioramento della qualità dell’aria del territorio; già interessato dal superamento dei limiti fissati dalle leggi in particolare nella stagione invernale. Da qui l’ordinanza, che ricorda l’applicazione delle misure regionali in corso per il miglioramento della qualità dell’aria: la limitazione dell’utilizzo dei camini e delle stufe con rendimento inferiore al 63% (è stato deciso dalla giunta regionale nel 2008), il divieto di utilizzo dell’olio combustibile per gli impianti di riscaldamento civile inferiori ai 10 megawatt e la limitazione del riscaldamento casalingo alla temperatura di 19°. L.Ran.

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