Turismo, appello alla Regione La strada del Plan va in pezzi

di Domenico Benzoni
Uno dei cedimenti sulla strada tra Montecampione e il PlanUn tratto di rete paramassi lesionata lungo l’arteria
Uno dei cedimenti sulla strada tra Montecampione e il PlanUn tratto di rete paramassi lesionata lungo l’arteria
Uno dei cedimenti sulla strada tra Montecampione e il PlanUn tratto di rete paramassi lesionata lungo l’arteria
Uno dei cedimenti sulla strada tra Montecampione e il PlanUn tratto di rete paramassi lesionata lungo l’arteria

Negli ultimi anni i rattoppi non sono mancati. Uno, piuttosto consistente, è avvenuto la scorsa estate grazie al contributo di una associazione privata; l’ultimo il giorno precedente la ciaspolata del Muffetto del 24 marzo. Poi lo scioglimento della neve, l’effetto del sale antighiaccio e le recenti piogge hanno inesorabilmente rimesso in evidenza le forti criticità della strada che da Montecampione sale al Plan. Circa sette chilometri di carreggiata costellati da buche, tanto da rendere il percorso, si scelga l’immagine che si preferisce, una gimkana o un calvario per le sospensioni. IN AGGiunta ci sono gli sfondamenti della rete paramassi in un paio di punti, con la roccia che rischia di finire sull’asfalto, alcuni tratti di muro pericolanti e almeno tre importanti smottamenti del fondo stradale. Le recenti piogge hanno ulteriormente aggravato la situazione del tratto già transennato lo scorso anno creando un nuovo buco. E per fortuna di bus e mezzi pesanti in genere ne passano pochi. La strada, già proprietà della fallita Alpiaz, è destinata a passare presto nelle mani del Comune di Artogne, che è comunque già responsabile per la sicurezza. Qui ora non servono più maquillage, è necessario un intervento radicale se le si vuol attribuire il titolo di arteria turistica, utile a valorizzare la montagna di Bassinale. La speranza è tutta affidata ai fondi della Regione, sulla base di quel «Piano integrato d’Area» studiato per rilanciare la vocazione turistica estiva e invernale della bassa Valcamonica. Il progetto strategico per riqualificare la strada che da Piancamuno porta al Plan e all’Alpe Rosello, redatto da Luca Gheza e Matteo Ghidini, contempla un investimento di poco più di 4 milioni di euro (3.275.000 per lavori e il resto per spese tecniche, Iva, rilievi geologici e imprevisti). Quando arriveranno? È la domanda che si fanno in tanti. Tocca alla nuova Giunta regionale, che ha ereditato il protocollo d’intesa firmato nel gennaio 2018 tra Maroni e le comunità montane di Valcamonica, Valtrompia e Valsabbia, dare concretezza economica al documento. Ben sapendo che lo sviluppo di una località turistica dipende molto anche dallo stato delle strade, che possono invogliare o frenare gli arrivi. Nei giorni scorsi il sindaco di Artogne ha incontrato i colleghi interessati alla questione e la Comunità montana. La speranza è che dalla Provincia arrivi il primo aiuto per risolvere i problemi di grave urgenza, anche se pure gli enti locali dovranno metterci del loro. «Da parte delle istituzioni valligiane c’è l’impegno a riprendere subito i rapporti con la Regione - spiega il sindaco Barbara Bonicelli - e si spera in tempi brevi, anche per la indifferibilità di alcune opere». •

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