Turismo, il rilancio è in ritardo

La conca  del Bassinale aspetta un laghetto artificiale
La conca del Bassinale aspetta un laghetto artificiale
La conca  del Bassinale aspetta un laghetto artificiale
La conca del Bassinale aspetta un laghetto artificiale

In origine il protocollo d’intesa firmato nel 2019 tra Regione, Comunità montane di Valcamonica, Valtrompia e Valsabbia, Provincia e 13 Comuni prevedeva la conclusione dei lavori destinati a concretizzare l’accordo quadro per lo sviluppo turistico della Valcamonica entro il 31 dicembre di quest’anno, collaudi compresi. Si è però messa di traverso l’emergenza sanitaria, che ha creato non pochi problemi sia riferiti alla realizzazione delle opere, sia per il reperimento dei materiali necessari. Questo per effetto del lungo lockdown, che ha costretto a dei cambi in corsa. Il cronoprogramma inizialmente approvato dal comitato di coordinamento ha in sintesi dovuto subire alcuni slittamenti. Sono testimoniati dal rapporto di monitoraggio predisposto dalla segreteria tecnica a fine giugno e successivamente aggiornato ad agosto, rapporto che evidenzia i ritardi nel completamento dei lavori finanziati proprio «a causa della situazione emergenziale e delle numerose progettualità in cui sono coinvolti gli enti territoriali, nonché per l’aumento dei prezzi e le difficoltà nel reperire materie prime e manodopera». A fine settembre è stato quindi deciso di prorogare le iniziali scadenze previste dall’accordo quadro per la riqualificazione, lo sviluppo e la valorizzazione turistica del comprensorio delle tre valli. Adesso gli enti attuatori ai quali fanno capo i lavori avranno tempo fino al 31 dicembre del 2023 per scrivere la parola fine in calce agli interventi non ancora conclusi. Che interessano anche la Valcamonica. Tanto per citarne alcune, le opere riguardano per esempio il comprensorio sciistico di Montecampione: se Piancamuno ha termonato di mettere in sicurezza lo smottamento della strada in località Valmorino, Artogne, con i suoi cinque lotti riferiti alla viabilità verso il Plan, ha portato a conclusione la sistemazione dei cedimenti stradali e i muri di contenimento degli smottamenti, mentre a breve partiranno la rimozione dei sovraccarichi e la sistemazione delle tre gallerie che si incontrano all’inizio del percorso, quindi toccherà alle asfaltature e alla regimazione delle acque piovane. Tutti cantieri finanziati da Regione, Provincia e Comunità montana di Valcamonica e già appaltati. Per quanto riguarda invece il laghetto artificiale di Bassinale al servizio dell’antincendio e dell’innevamento artificiale, la copertura economica (820mila euro) è garantita da Regione e Comunità montana per il 75%, mentre il resto grava sul Comune. •. D.Ben.

Suggerimenti