Turismo in Valle sarà una ripresa a due velocità

di Luciano Ranzanici
Gli «Stati generali: del turismo camuno alla Dmo: ne è uscita una fotografia della situazione esistente ma uno stimolo per le sfide del futuro
Gli «Stati generali: del turismo camuno alla Dmo: ne è uscita una fotografia della situazione esistente ma uno stimolo per le sfide del futuro
Gli «Stati generali: del turismo camuno alla Dmo: ne è uscita una fotografia della situazione esistente ma uno stimolo per le sfide del futuro
Gli «Stati generali: del turismo camuno alla Dmo: ne è uscita una fotografia della situazione esistente ma uno stimolo per le sfide del futuro

I dati statistici relativi al 2020, l’anno nero della pandemia, presentati da Alberto Ficarra, presidente del Consorzio Dmo di Valle Camonica, l’ente di promozione turistica della Valle dei Segni, dimostrano che il Covid non ha comunque spostato la fidelizzazione dei turisti sui vari territori della Valle. Ma le cifre confermano, se mai ce ne fosse bisogno, che quella situazione è stata un colpo durissimo per il settore. Sono stati 107.790 gli arrivi e 435.764 le presenze, per un saldo purtroppo negativo, causa Covid, del 44% in meno rispetto al 2019, con permanenza media per il turista di 4,04 giorni. Il Distretto Ponte di Legno-Alta Vallecamonica si è confermato come il più frequentato con il 60,3% degli arrivi contro il 13,1% di”Darfo Boario e Bassa Valle, il 13% di Edolo, Orobie Bresciane e Adamello ed il 6% di Borno ed Altopiano del Sole. I Comuni con i maggiori arrivi sono stati naturalmente Ponte di Legno (47.928), Darfo Boario Terme (12.154), Temù (11.877), Corteno (6. (...)

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