Turismo, l’Altopiano del Sole si mette in rete

di Claudia Venturelli
Il rifugio Monte Altissimo è in rete con altre realtà
Il rifugio Monte Altissimo è in rete con altre realtà
Il rifugio Monte Altissimo è in rete con altre realtà
Il rifugio Monte Altissimo è in rete con altre realtà

Lo hanno definito un sogno che si realizza. Un progetto cullato per molto tempo, ma che fino a questa stagione, quella finalmente della svolta, non aveva mai avuto gambe sufficientemente forti per mettersi in cammino. Da una parte a frenare c’era la forza dei campanilismi; dall’altra un Altopiano del Sole mai spinto per davvero come meta turistica comprensoriale. Oggi invece a dimostrarsi più forte è la voglia di fare squadra, di proporsi come un territorio che è unico e che punta ai grandi numeri. IL TURISMO d’alta quota diventa realtà anche da queste parti (almeno si spera) e coinvolge per la prima estate della storia locale sette strutture di accoglienza che operano nei territori comunali di Borno e di Ossimo. Sono malghe, rifugi e chalet riuniti in un’unica brochure voluta per mettere in rete strutture, servizi e opportunità. «Hanno aderito al progetto comprensoriale la malga del benessere Zani al colle Mignone, il rifugio San Fermo, la malga Mignone, la malga San Fermo, il rifugio Monte Altissimo, lo chalet Lova e il rifugio Laeng - spiega e commenta il sindaco di Ossimo Cristian Farisè -. È una sfida, per noi e per i titolari delle strutture, loro ma siamo entusiasti di quello che sta nascendo». I gestori dei rifugi, delle malghe e delle attività d’alta quota svolgono ovviamente un lavoro fondamentale per il territorio: custodiscono i luoghi, sono punti di riferimento per chi si avventura, sono luoghi di passaggio e di ospitalità. Metterli in rete significa mettere concentrare e moltiplicare i servizi che offrono, farli conoscere al pubblico e offrire al turista tutta la bellezza di cui godono». «SI TRATTA di una combinazione di strutture che poi si integrerà con tutta l’altra offerta vacanziera dell’Altopiano del Sole - aggiunge Giorgio Buzzi, assessore alle Attività produttive di Borno -. Parliamo di percorsi trekking, per le mountain bike e per le e-bike». La brochure, curata in ogni dettaglio, propone da una parte la carta dei sentieri, dall’altra la presentazione di tutte le attività già parte del gruppo con descrizioni, orari e servizi offerti, «in italiano e in inglese, nella speranza che anche i turisti stranieri possano essere nostri ospiti; magari già a partire da questa stagione». Sarà la guida del turista che sceglie l’Altopiano del Sole per allontanarsi dalla città e dal caos; una guida che naturalmente punta ad allargarsi coinvolgendo anche quelle strutture che oggi non sono ancora entrate nella rete. •

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