Un aiuto per rilanciare la cultura in sospeso

L’area archeologica dei Massi di Cemmo, a Capodiponte
L’area archeologica dei Massi di Cemmo, a Capodiponte
L’area archeologica dei Massi di Cemmo, a Capodiponte
L’area archeologica dei Massi di Cemmo, a Capodiponte

Luciano Ranzanici Prima c’è stato il sostegno all’Asst e ai Comuni; poi, gli enti comprensoriali della Valcamonica sono passati a occuparsi dei problemi di chi sul territorio fa cultura e turismo, dovendo affrontare come tutti sappiamo una situazione di incertezza se non di aperta crisi. Come? La Comunità montana si è impegnata a supportare gli operatori culturali del territorio mettendo a disposizione risorse per complessivo 80mila euro. Si tratta di due plafond differenziati, 60mila euro per favorire i loro progetti e altri 20mila per aiutare le loro attività di animazione, attraverso la campagna intitolata «La cultura oltre la crisi». La cancellazione delle visite valligiane di gruppi scolastici e di privati ed il rinvio di eventi e di manifestazioni ha messo per esempio in seria difficoltà gli addetti alla gestione stagionale del patrimonio d’arte rupestre. E ora questi stessi soggetti sono chiamati a ricercare strumenti nuovi per la promozione delle risorse della Valle dei Segni; naturalmente tenendo conto delle misure di sicurezza e di distanziamento sociale previste per la cosiddetta fase 2 della pandemia. Chi ha idee e proposte deve presentarle insoeme a una domanda di contributo entro il mezzogiorno di domani all’indirizzo e-mail uff.culturaturismo@cmvallecamonica.bs.it. I fondi sul tavolo serviranno alla realizzazione di visite e tour virtuali del patrimonio archeologico, di pacchetti di didattica, sempre a distanza, mirati anche su operatori turistici ed economici del territorio, di proposte di formazione e della creazione di strumenti e di piattaforme per la promozione e la vendita on line del patrimonio territoriali. Ogni partecipante potrà ottenere un contributo massimo di 5.000 euro, che coprirà fino al 90% del costo dell’intervento. ANCHE le attività di animazione e promozione culturale nei Comuni della valle (rassegne, festival, mostre d’arte) sono state cancellate, e ovviamente le associazioni e le realtà collegate si trovano in condizioni economicamente difficili. Anche in questo caso la Comunità montana invita gli operatori culturali a presentare una richiesta di contributo (sempre entro domani al medesimo indirizzo) per organizzare spettacoli ed eventi artistici e culturali dedicati all’animazione delle comunità locali sempre all’insegna del distanziamento sociale. I progetti via web, radio e televisione, eventuali cicli di letture a distanza e spettacoli itineranti senza assembramenti potranno ricevere un aiuto complessivo di 2.000 euro. •

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