Un novembre triste chiude con l’addio all’ultimo dei reduci

di AL.ROM.
Il reduce Carlo Silini
Il reduce Carlo Silini
Il reduce Carlo Silini
Il reduce Carlo Silini

Novembre è un mese triste, reso ancora più grigio, a Pisogne, dalla perdita dell’ultimo reduce di guerra ancora vivente in paese. Nel pomeriggio di giovedì se n’è andato Carlo Silini, 95 anni, socio del gruppo alpini e membro della sezione Combattenti e reduci di Marone: l’anziano era l’ultimo rappresentante di questo secondo gruppo, che ora chiude definitivamente l’attività. Chiamato alle armi nel 1942, dopo l’8 Settembre del ’43 Carlo Silini venne catturato dai tedeschi e portato con tanti altri militari italiani nel campo di prigionia di Mauthausen, in Austria, dove - raccontava spesso - fu costretto ad assistere alle violenze mostruose che i nazisti esercitavano sui prigionieri di origine ebrea. RIUSCÌ però a scappare e a nascondersi insieme al fratello Giovanni, ed entrambi furono «liberati» dall’Armata rossa nei primi giorni dell’aprile del 1945. Solo nel 1966, per le sofferenze patite durante la prigionia, come piccolo risarcimento lo Stato gli conferì la Croce al merito di guerra. Dopo il ritorno in Italia si era sposato con la sua amata Lucia, che lo aveva lasciato l’estate scorsa, e insieme andarono ad abitare in località Boschetta, alla periferia di Pisogne, mettendo al mondo 7 figli: Itala, Sergio, Renzo, Piero, Giuseppe, Enrica e Mario. Fino a quando ha avuto le forze necessarie ha preso parte alle iniziative organizzate dagli alpini: ogni anno partecipava alla sfilata in paese; negli ultimi anni a bordo di una storica jeep militare. Il suo funerale, dopo la veglia di ieri sera, sarà celebrato oggi alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Pisogne. •

Suggerimenti