Un patrimonio passa di mano. Il Comune perde un’occasione

di Luciano Ranzanici
Una inquadratura  dell’ex Casa del Capitano di Valcamonica acquistata all’asta da un privato Sull’edificio  esistono ancora lievi tracce dell’epoca della Serenissima
Una inquadratura dell’ex Casa del Capitano di Valcamonica acquistata all’asta da un privato Sull’edificio esistono ancora lievi tracce dell’epoca della Serenissima
Una inquadratura  dell’ex Casa del Capitano di Valcamonica acquistata all’asta da un privato Sull’edificio  esistono ancora lievi tracce dell’epoca della Serenissima
Una inquadratura dell’ex Casa del Capitano di Valcamonica acquistata all’asta da un privato Sull’edificio esistono ancora lievi tracce dell’epoca della Serenissima

Il nome del nuovo proprietario non è ancora di dominio pubblico perché non sono ancora trascorsi i tempi canonici, anche se in paese si dice che potrebbe trattarsi di una persona facoltosa originaria della Valcamonica. Di certo ha fatto un affare, lasciando delusi i brenesi che speravano che questo autentico tesoro, il quattrocentesco palazzo della Regione o di Giustizia, meglio conosciuto come «Casa del Capitano di Valle Camonica» ai tempi della Serenissima, diventasse un bene pubblico di proprietà del Comune. Invece un’asta senza incanto e in modalità asincrona telematica (con offerte e rilanci esclusivamente on line) lo ha assegnato a un privato. L’offerta minima era di 342.750 euro su una base d’asta di 457mila, con rialzi minimi di 5.000. (...)

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