Un po’ di ossigeno alle Rsa con il fiato corto

di Claudia Venturelli
L’esterno della casa di riposo «Celeri» di BrenoNella foto l’edificio della Rsa di Edolo
L’esterno della casa di riposo «Celeri» di BrenoNella foto l’edificio della Rsa di Edolo
L’esterno della casa di riposo «Celeri» di BrenoNella foto l’edificio della Rsa di Edolo
L’esterno della casa di riposo «Celeri» di BrenoNella foto l’edificio della Rsa di Edolo

Le residenze socioassistenziali sono state duramente colpite dall’emergenza Covid, e non solo per la morte di tanti ospiti. Ancora oggi sono tra le strutture più in difficoltà, ancora chiuse ai parenti e sorvegliate speciali, anche se l’inizio della campagna vaccinale che in Valcamonica le sta già coinvolgendo fa vedere la famosa «luce in fondo al tunnel». Intanto però Vallecamonica Servizi vendite è stata a fianco delle Rsa lanciando durante l’autunno l’iniziativa «Dona un click di energia» che ha coinvolto tutto il territorio. Il risultato? 210mila euro destinati alle residenze, 200mila ripartiti tra tutte e 16 le strutture camune, da Ponte di Legno a Pisogne, sotto forma di energia elettrica non pagata; 10mila assegnati invece in base alla volontà del territorio. «Affinché l’iniziativa non restasse solo un gesto di donazione economica verso le case di riposo - ha spiegato la società -, ma diventasse un atto di condivisione e di sensibilizzazione con il territorio, abbiamo voluto che fossero i cittadini a decidere come ripartire 10mila euro. È stato così un click virtuale a decretare la distribuzione di questo ulteriore contributo. Più alto è stato il numero dei click ricevuti per ogni struttura, più importante è stato il contributo economico ricevuto». NON C’È, «volutamente» è stato sottolineato, una classifica, anche se nelle scorse settimane si è dato vita a una vera e propria gara di solidarietà, con l’invito delle stesse Rsa a fare un gesto tanto consueto nella vita di tutti i giorni quanto importante, un click sulla pagina dedicata all’iniziativa: «Il vero esito positivo dell’iniziativa sono state le migliaia di persone che si sono mobilitate esprimendo la propria preferenza, come a ringraziare e riconoscere tutto il lavoro che queste case di riposo hanno continuato a compiere giorno dopo giorno per tutti i loro ospiti e che continuano a offrire non senza difficoltà - ha sottolineato il direttore Roberto Ghirardi -. E è tutte queste persone che la nostra società esprime gratitudine e riconoscimento per l’importante esempio di coesione». La singolare proposta potrebbe tracciare una nuova strada per una società vicina al territorio e attenta ai suoi bisogni. •

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