Una fisarmonica per gli eroi

di L.FEBB.
Cevo: sindaco e fisarmonicista davanti al monumento ai partigiani
Cevo: sindaco e fisarmonicista davanti al monumento ai partigiani
Cevo: sindaco e fisarmonicista davanti al monumento ai partigiani
Cevo: sindaco e fisarmonicista davanti al monumento ai partigiani

Il sindaco, il parroco, un musicista, un alpino, un volontario della protezione civile e due cittadini: la commemorazione della Liberazione è andata in scena con questi interpreti. Anche a Cevo la celebrazione del 25 aprile si è svolta in una situazione surreale e desolante, senza la partecipazione della popolazione. Nel paese simbolo della Resistenza camuna, in cui l’evento è molto sentito, solo uno sparuto numero di persone ha avuto la possibilità di assistere da lontano, dai balconi o dall’orto di casa, alla breve cerimonia che si è svolta in Pineta, prima con la posa di un omaggio floreale al monumento che ricorda la 54esima Brigata Garibaldi, e poi con un altrettanto breve discorso nell’atrio del Museo della Resistenza in Valsaviore. Contravvenendo alle regole ribadite venerdì pomeriggio dal prefetto a tutti i sindaci, che tra l’altro sconsigliavano vivamente la presenza di bande o musicisti, il primo cittadino Silvio Citroni per l’esecuzione dell’Inno di Mameli e di Bella Ciao, invece di un registratore si è avvalso del famoso fisarmonicista Marco Davide. «Credo che ci sia qualcosa di profondamente ribelle nell’animo di tutti i cevesi - afferma il sindaco -, pertanto in qualche modo dovevamo dimostrare che non tutte le indicazioni sono corrette e giuste. Riteniamo pure che alle volte bisogna sempre cercare di essere critici rispetto norme che in molti casi non calano in maniera perfetta sul territorio». Durante la cerimonia nel Museo della Resistenza è stato anche svelato il pannello che riporta la poesia dedicata ai partigiani che è stata scritta nel 2015 dal cevese Ado Casalini. •

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