Una vacanza immersi nella natura (dormono in tenda), pedalando per oltre 900 chilometri lungo alcune delle più belle ciclabili dell’alta Italia, dell’Austria e della Slovenia. Sono i contenuti dell’avventura scelta da due giovani ingegneri che lavorano in Francia per il settore difesa del colosso Airbus: lei è Alice Pelamatti, originaria di Darfo, lui è Damiano Prinelli di Milano. INSIEME ai figli Mattia, di 2 anni e mezzo, e Agate di appena tre mesi, e a una coppia di amici, Marco, milanese, e Ruta, nata in Lituania, con la loro piccola Sofia di 2 anni, sono partiti da Darfo, e seguendo la splendida ciclovia dell’Oglio nella prima giornata sono arrivati a Edolo, dove hanno trascorso la notte nel prato dell’apiario didattico del Biodistretto. Il giorno dopo la comitiva è risalita in sella per affrontare i tornanti del Tonale, per fare tappa in serata in un campeggio di Ossana, in Val di Sole. A fine luglio saranno a Trieste; poi il ritorno in valle col treno. «Di lunghi viaggi in bici ne abbiamo già fatti alcuni - spiega Damiano durante la sosta edolese - e abbiamo deciso di festeggiare la nascita di Agate programmandone uno un po’ più lungo. Una sfida per trascorrere un mesetto in compagnia degli amici più cari prima di tornare a Tolosa e riprendere col lavoro». La spedizione prevede una percorrenza media giornaliera tra i 30 e i 40 chilometri. Con soste forzate dettate dalle frequenti poppate della neonata, che per il resto dorme col fratellino nel carrellino attaccato alla bici di papà. «Speriamo vada tutto bene e di riuscire ad arrivare alla fine - si augura Alice -. Noi ce la metteremo tutta per arrivare al traguardo». La mamma e il papà della ragazza, entrambi appassionati delle due ruote, hanno pedalato con le due famiglie dalla partenza fino allo scollinamento in Trentino: «Abbiamo deciso di accompagnarli nel tratto iniziale - dice Livio Pelamatti - per promuovere la ciclabile della Valcamonica, che è bellissima, anche se in certi punti molto impegnativa». «Secondo me - aggiunge la moglie Hélène originaria di Parigi e sostenitrice, come il marito, di Legambiente e del Biodistretto - è un bel modo per concretizzare la mobilità sostenibile». •