Una notte di fuoco nel centro del paese

di L.FEBB.
L’edificio di Vezza d’Oglio teatro dell’incendioI vigili del fuoco al lavoro sul rogo
L’edificio di Vezza d’Oglio teatro dell’incendioI vigili del fuoco al lavoro sul rogo
L’edificio di Vezza d’Oglio teatro dell’incendioI vigili del fuoco al lavoro sul rogo
L’edificio di Vezza d’Oglio teatro dell’incendioI vigili del fuoco al lavoro sul rogo

Attenzione alle canne fumarie, perché il loro malfunzionamento, a quanto pare molto frequente, spesso può causare danni ingenti. Ogni anno i vigili del fuoco lo ripetono, purtroppo invano, come un mantra che non raccoglie un grande ascolto. Eppure i tanti incidenti dimostrano che un camino non ripulito a dovere dalla fuliggine, oppure realizzato dal costruttore troppo vicino a una trave o una asse di legno, nel tempo può innescare incendi devastanti. L’ENNESIMO caso si è verificato l’altra sera in un edificio recentissimo nel centro di Vezza d’Oglio: attorno alle 23, dal tetto di una palazzina poco distante dalla statale del Tonale si sono alzate fiamme alte accompagnate da una densa colonna di fumo nero. Per fortuna quando il fuoco si è diffuso non tutti erano a dormire e alcuni passanti hanno immediatamente dato l’allarme al Numero unico per le emergenze «112». L’intervento è stato rapido, ma sono però servite più di quattro ore di lavoro ai vigili del fuoco, arrivati in buon numero e con diversi mezzi (tra questi un’autoscala) oltre che dal locale distaccamento da quelli di Edolo e di Darfo, per spegnere il rogo innescato dal surriscaldamento - l’ennesimo surriscaldamento, appunto - di un camino di una stufa a pellets e poi per bonificare l’area interessata. IN POCHI minuti infatti il fuoco si è esteso, distruggendoli completamente, a circa quaranta metri quadrati di copertura dell’edificio. •

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