Università e Meneghini raccolgono le energie per un grande obiettivo

La preside  del Meneghini, Raffaella Zanardini, con Anna Giorgi
La preside del Meneghini, Raffaella Zanardini, con Anna Giorgi
La preside  del Meneghini, Raffaella Zanardini, con Anna Giorgi
La preside del Meneghini, Raffaella Zanardini, con Anna Giorgi

«Vicini di casa» da sempre, Unimont e Istituto Meneghini di Edolo hanno stretto un accordo di collaborazione per la valorizzazione dei territori montani nell’ambito del progetto regionale «La Lombardia per i giovani», che vede protagonista anche l’Unione dei Comuni delle Orobie Bresciane (Edolo, Corteno, Sonico, Malonno e Paisco Loveno). La collaborazione ha permesso di creare dei focus group tra studenti dell’Istituto superiore e ricercatori universitari, i quali lavoreranno per coinvolgere le nuove generazioni nei processi di governo dei territori montani. «È una collaborazione che è nell’ordine delle cose - premette Anna Giorgi, presidente del corso di laurea triennale -, perché qui sono collocati un polo universitario, l’unico in Italia che si occupa esclusivamente di montagna, e a pochi passi un polo scolastico superiore con vari indirizzi di studio, frequentato da centinaia di studenti che vivono il territorio montano. È chiaro che le sinergie non possano che essere innescate, e in questo caso la scintilla è scaturita da questo progetto regionale». È decollato creando gruppi di lavoro tra studenti del Meneghini e dell’Unimont. In particolare, per quanto riguarda la scuola è coinvolto lo storico indirizzo forestale, che ha il compito di formare figure professionali in grado di osservare, valorizzare e tutelare il territorio: praticamente le stesse finalità che perseguono, in modo più approfondito, gli universitari del corso di laurea in Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano. «I focus group hanno appunto lo scopo di osservare la realtà da punti di vista magari diversi, per riuscire magari in futuro a creare posti di lavoro - aggiunge la preside del Meneghini Raffaella Zanardini -. Un bel progetto che ai nostri ragazzi potrebbe offrire sbocchi occupazionali. Una collaborazione con Unimont che ci vede entusiasti, che crediamo porterà a realizzazioni proficue per noi e per l’Università». «Gli studenti e i nostri ricercatori sono soddisfatti - conclude Giorgi - e speriamo che i risultati ci ripaghino dell’impegno». L.Febb.

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