Vacanze senza barriere Temù ha vinto la sfida

Prove tecniche  del tracciato turistico adattato di Temù
Prove tecniche del tracciato turistico adattato di Temù
Prove tecniche  del tracciato turistico adattato di Temù
Prove tecniche del tracciato turistico adattato di Temù

Sono serviti quattro anni per passare dall’idea alla realizzazione, un tempo scandito dalla necessità di trovare i fondi necessari e dai lunghi stop della pandemia. Ma adesso è tutto pronto, e domani Temù potrà presentare il primo sentiero - in realtà un percorso ad anello - che permetterà anche alla persone con disabilità di fare una vacanza vera in montagna sul territorio dell’alta Valcamonica. Si tratta del tracciato già in parte esistente che dalla località Casera porta all’area pic nic Laugnì, nella suggestiva Val d’Avio, e che grazie alla realizzazione di un nuovo tratto consente anche un ritorno in sicurezza evitando l’utilizzo della strada adiacente. Per realizzarlo sono serviti 28mila euro, e l’investimento è stato sostenuto dal Comune con l’appoggio del Rotary club gruppo Brixia 2050, senza dimenticare l’appoggio della società impiantistica «Sit», che ha già attrezzato da queste parti la prima cabinovia accessibile agli sciatori con disabilità. E neppure l’attività di stimolo e promozione di «Accessibility», la start up a vocazione sociale in campo dal 2017 proprio in alta Valcamonica. Entrando nei dettagli, perché diventassero effettivamente percorribili con le carrozzine e dalle persone con difficoltà motorie, come alcuni anziani, i circa 4 chilometri del percorso sono stati addolciti nelle pendenze e sistemati nella parte che costeggia il fiume, e la nuova versione sarà inaugurata domani con una passeggiata che inizierà alle 10, si concluderà con un pranzo nel punto ristoro della località Casera e vedrà anche la presenza di alcuni atleti della Polisportiva disabili Valcamonica. «L’accessibilità è un atto di responsabilità a cui la nostra amministrazione non vuole sottrarsi - commenta il sindaco di Temù, Giuseppe Pasina, presentando la novità -. Si tratta di dare risposte alle esigenze dei cittadini e dei turisti che frequentano le nostre montagne e che hanno il diritto di viverle anche se portatori di disabilità, comprese le famiglie con bambini piccoli o le persone anziane. L’anno scorso abbiamo inaugurato il primo parco giochi inclusivo grazie a un contributo della Regione ed è nostra intenzione proseguire con altri progetti che implementino l’offerta». «La finalità era rendere accessibile alle persone con mobilità ridotta il percorso che si snoda tra la località Casera e l’area pic nic Laugnì - aggiunge Gianluigi Riva, presidente del Rotary Iseo, Lovere Breno -, ed era importante per noi dare seguito al pensiero concretizzando un piccolo sogno di cui essere orgogliosi».•.

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