Valvole salvavita, la valle raccoglie l’appello

Andrea Bernardi e Armando Simonini al lavoro
Andrea Bernardi e Armando Simonini al lavoro
Andrea Bernardi e Armando Simonini al lavoro
Andrea Bernardi e Armando Simonini al lavoro

Lino Febbrari «Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per contribuire a fronteggiare l’epidemia Covid-19?». Qualche giorno fa se lo sono chiesto fa due giovani che lo scorso mese di giugno, in viale Derna a Edolo, hanno aperto la Chiocciola Service, una realtà che si occupa della commercializzazione di prodotti elettronici e della loro riparazione. Andrea Bernardi di Edolo e Armando Simonini di Malonno, amici da una vita e da quasi un anno soci in affari, la risposta al loro interrogativo l’hanno trovata sui social. E così anche loro, come molti in altri ambiti, si sono messi in gioco. AVENDO disponibile in negozio una stampante 3D hanno immediatamente accettato la sfida lanciata da una società bresciana e si sono messi a stampare valvole per i dispositivi di terapia intensiva, che permetteranno la trasformazione di maschere da sub in un’efficace e indispensabile dispositivo ospedaliero. «Non appena visto su Fb l’appello della società Isinnova – racconta Armando - già domenica pomeriggio eravamo in negozio, e come noi altri colleghi della Valle, e Andrea, che è il cuore pulsante di questa produzione, ha cominciato a testare le prime parti. Con l’aiuto fornito da alcuni conoscenti - prosegue - siamo riusciti a recuperare una maschera da snorkeling che utilizziamo per comparare i pezzi e da allora siamo in produzione su 24 ore. Nell’arco di circa 10 ore riusciamo a completare otto valvole. Dobbiamo ringraziare Isinnova che ha brevettato questo componente particolare e fondamentale per la trasformazione della maschera in un presidio sanitario. L’impegno di Andrea e Armando proseguirà per tutta la settimana fino al raggiungimento dell’obbiettivo prefissato a livello provinciale. «Andiamo avanti ininterrottamente perché dobbiamo raggiungere quota 500 valvole - conclude Armando mentre Andrea sorveglia attentamente computer e stampante -, che poi la Protezione civile distribuirà insieme alle maschere ai vari ospedali che ne faranno richiesta». Sono molte in Valle le persone che si sono mobilitate per questo scopo. Anche all’Istituto superiore tecnico professionale Tassara - Ghislandi di Breno, grazie a un ex allievo e al professor Salvatore Bonura, da un paio di giorni sono entrate in funzione ben 10 stampanti: alcune di proprietà dell’Istituto, altre prestate generosamente per l’occasione da aziende e cittadini brenesi. «Negli scorsi anni la scuola aveva investito parecchio nel settore della stampa 3D, ed è giunta l’ora di rendere utile queste conoscenze alla comunità - spiega Mario Bertelli di Borno che si è diplomato al Tassara nel 2018 e che frequenta il Corso di automazione al Politecnico di Milano - a questo laboratorio sono rimasto affezionato e quando c’è stato l’appello, sapendo che si poteva fare, ho contattato la preside, la quale ha condiviso il mio proponimento e nel giro di tre ore è riuscita a ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Sono fiero perché stiamo lavorando per una giusta causa, per riuscire a consegnare le valvole ai nostri ospedali nel più breve tempo possibile». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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