CLIMA

Via la coperta protettiva dal ghiacciaio Presena

Rimossi i 100 mila metri quadri della copertura che ormai dal 2008 viene posizionata nei mesi estivi per proteggere il manto nevoso dai raggi solari
La coperta protettiva sul ghiacciaio Presena
La coperta protettiva sul ghiacciaio Presena
La coperta protettiva sul ghiacciaio Presena
La coperta protettiva sul ghiacciaio Presena

I tecnici del Consorzio Pontedilegno-Tonale hanno rimosso i 100.000 metri quadri di «coperta» sul ghiacciaio Presena che, a cavallo tra Trentino e Lombardia, nei mesi più caldi lo proteggono dai raggi solari.

Si tratta di una consuetudine ormai consolidata che va avanti dal 2008. Decine di tecnici e operai della società Carosello,
società impiantistica che fa parte del Consorzio Pontedilegno Tonale, hanno scucito i fili che tenevano uniti i grandi teli geotessili che da giugno scorso hanno ricoperto, come un enorme pannello parasole, lo strato nevoso.

Ora toccherà ai glaciologi del Museo delle scienze di Trento
- Muse valutare la condizione del ghiacciaio per vedere i
risultati raggiunti e quanta neve invece si è persa comunque con lo scioglimento estivo. Le misurazioni fatte ad aprile hanno verificato che l’accumulo invernale aveva portato lo spessore di
neve a quattro metri. Per di più, l’inverno scorso, anche se gli
impianti sciistici erano chiusi a causa della pandemia, sul
ghiacciaio dieci cannoni sparaneve con una portata oraria di 220 metri cubi sono stati comunque azionati per aumentare e
consolidare lo strato nevoso.

Complessivamente - sottolineano gli esperti - l’azione del telo nel modulare i flussi energetici radiativi assorbiti dal ghiacciaio porta, per il periodo di sperimentazione, ad una riduzione dello scioglimento del ghiaccio del 52%. Questa estate, i teli hanno permesso di salvare 2 metri di ghiaccio, in linea con il trend degli ultimi anni.

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