Viabilità, nuovo guaio L’intercomunale chiude

L’intercomunale Ossimo-Lozio chiude per dissesto
L’intercomunale Ossimo-Lozio chiude per dissesto
L’intercomunale Ossimo-Lozio chiude per dissesto
L’intercomunale Ossimo-Lozio chiude per dissesto

Arriva una brutta notizia viabilistica dall’Altopiano del sole: l’intercomunale Ossimo-Lozio è di nuovo chiusa. Dopo il posizionamento dei sottoservizi che aveva pesantemente limitato il traffico, non senza polemiche, a pochi mesi dalla riapertura la via di collegamento tra i due paesi sarà al centro di una operazione di messa in sicurezza di alcuni tratti nella località Feit diventati urgenti per via di un fenomeno di dissesto. Un lavoro indifferibile che terrà chiusa la strada per le prossime settimane e che pesa economicamente per circa 100 mila euro. «Avevamo avuto il sentore di un problema - spiega il sindaco di Ossimo Cristian Farisè -, poi il maltempo dei giorni scorsi, breve ma intenso, ha evidenziato tutte le criticità dei due tratti più malconci, che hanno ceduto». Smottamenti ben visibili, che pregiudicano la sicurezza stradale. Lozio non resterà isolata perché servita dalla provinciale che sale da Malegno, ma alla vigilia di una nuova stagione turistica, questi lavori proprio non ci volevano. Già lo scorso anno, la chiusura prolungata per i lavori di interramento dei sottoservizi che hanno interessato l’arteria per intero avevano creato disagi e malumori. In corso sulla stessa strada ci sono inoltre ancora le opere di pulizia del bosco post tromba d’aria e per l’attacco del bostrico, opere che ne hanno cambiato la fisionomia. Entro l’autunno (certo in netto ritardo) però, il collegamento tornerà come nuovo: verrà concluso l’importante lavoro di Blu reti e verrà completamente asfaltato. Mancherà a quel punto solo la parte relativa alle protezioni che ormai mancano sul 70% del tracciato. «Un intervento questo - chiude Farisè - che non interessa solo Ossimo, ma anche Lozio. Ci siamo accorti dell’importanza di questa strada quando è stata chiusa la provinciale 94». Senza dimenticare il grande valore turistico per un territorio che sempre più investe sulla mobilità dolce.•. C.Ven.

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