Violenze di genere, il fiume carsico riemerge

di L.RAN.
Il grande murale anti violenza di Ono San Pietro
Il grande murale anti violenza di Ono San Pietro
Il grande murale anti violenza di Ono San Pietro
Il grande murale anti violenza di Ono San Pietro

Se l’emergenza sanitaria ferma i convegni, la denuncia di una piaga sociale mai guarita si sposta nel web. Così oggi, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Erica Patti, presidente dell’associazione «Dieci» di Ono San Pietro da lei creata 5 anni fa col fratello Omar per sostenere le famiglie in difficoltà e in particolare bambini e donne vittime di violenza, presenterà sulla pagina Facebook del sodalizio un video. Si può scaricare cliccando https://www.facebook.com/dieciaction, e i promotori sperano che il filmato possa raggiungere il maggior numero possibile di donne alle prese con soprusi di vario genere facendole sentire meno sole. Il lavoro propone immagini di «Rinascita», il murale realizzato su 250 metri quadri dal collettivo Art of Sool sul lungo muraglione in località Cricolo, a Ono San Pietro, per denunciare ogni tipo di violenza. Avrebbe dovuto essere inaugurato lo scorso marzo, poi è arrivato il Covid. Sempre nel video, il cantautore e rapper Diego Drama insieme alla violinista Mirela Isaincu, propone la sua canzone «Una su tante». Erica Patti è la madre di Davide e Andrea, i fratellini uccisi dal padre nel luglio del 2013, e presenta anche i dati raccolti in Valcamonica dalla Rete antiviolenza nel periodo gennaio/ottobre. Sessantun donne si sono fatte avanti in questo periodo, il 60% di nazionalità italiana. Un terzo di queste persone non ha reddito, e con la stessa proporzione si trovano in una fascia di reddito bassa. Il 90% delle vittime ha figli, quasi sempre minorenni. PATTI spiega che le donne che si sono avvicinate alla Rete lo hanno fatto soprattutto per acquisire informazioni o chiedere consulenza legale. I maltrattamenti da loro subiti sono di ordine psicologico, fisico ed economico. Quasi sempre trascorrono diversi anni prima che gli episodi (che si ripetono) vengano denunciati. Il 60% delle donne incontrate ha presentato denuncia per la prima volta e solamente un quarto di queste è in possesso di referti medici seguiti alle violenze. Gli autori dei maltrattamenti? Nell’80% dei casi si tratta di mariti o ex, e di compagni (o ex), l’80% dei quali è di nazionalità italiana e risulta occupato al 70%. Il 90% degli episodi evidenzia complessità che si rifanno ad alcolismo, debiti, tossicodipendenza e disturbi psichici. In valle le donne vittime possono trovare ascolto e supporto nei Centri antiviolenza di Darfo (0364 536632) e Cedegolo (nel Centro anziani) e dalla stessa associazione Dieci (331 2978050). •

Suggerimenti