Virus, il sindaco in prima linea invita a muoversi con prudenza

di G.GAN.
Alessandro Morandini
Alessandro Morandini
Alessandro Morandini
Alessandro Morandini

Il compito di primo cittadino in questo periodo non è certo semplice, se poi sei anche un medico, per di più nell’ospedale Maggiore di Cremona, tra quelli finiti più sotto pressione per la pandemia, la situazione si complica ulteriormente. È esattamente l’esperienza vissuta (anche in queste ore) dal dottor Alessandro Morandini, primo cittadino di Angolo Terme e neurochirurgo nel nosocomio cremonese. Dopo parecchi mesi il consiglio comunale di Angolo si è riunito recentemente in videoconferenza, e Morandini ha potuto raccontare queste difficoltà ai concittadini collegati per la diretta dell’incontro: «Sono stati giorni intensi passati lontano dal mio paese per l’epidemia che ha travolto il territorio in cui opero. Ma dal punto di vista amministrativo è stato un tempo trascorso con la sicurezza di avere al mio fianco una squadra all’altezza e con i miei concittadini che hanno saputo rispettare le regole». L’amministrazione di Angolo è stata tra le prime a cogliere la difficoltà: «Il 22 febbraio ho ricevuto la telefonata della mia direzione ospedaliera che mi avvertiva del precipitare della situazione». Da quel momento sono state messe immediatamente in atto le misure per arginare la diffusione del virus. Che non sono bastate a limitare il numero delle vittime: 19 accertate ad Angolo per la pandemia su poco più di 2.300 abitanti. A loro, in apertura del consiglio comunale in remoto è andato il ricordo del primo cittadino. DALLA SUA posizione di prima linea, Alessandro Morandini ha maturato la consapevolezza di quanto fosse importante rispettare le regole per il contenimento della pandemia. Particolarmente accorato e duro il suo video in piena fase 1 per richiamare i propri concittadini dopo alcune segnalazioni di mancato rispetto delle ordinanze. E anche adesso invita a non abbassare la guardia: «Non dimentichiamo chi ci ha lasciato, in questa occasione dobbiamo onorare queste persone e affrontare la fase 2 con la testa sulle spalle. È vero che negli ospedali è calata la pressione, ma dobbiamo continuare a rispettare le regole sul distanziamento sociale per non fare un passo indietro pericoloso». Nel suo intervento il primo cittadino ha anche ricordato un fatto accaduto durante la fase più critica: «Mi sono commosso quando, tornando dall’ospedale, a Cremona, ho trovato sulla porta di casa la lettera di una ragazza che abita nel mio palazzo. Poche righe con la disponibilità sua e della sua famiglia a prepararmi qualcosa di caldo e a farmelo trovare quando finivo i turni; oppure a fare le pulizie nel mio appartamento. Sono queste persone che ti danno speranza nel futuro». IL CONSIGLIO è stato dedicato in larga parte all’emergenza affrontata dal Comune mettendo in campo energie e risorse economiche per servizi apprezzati dalla gente. La campagna lanciata dall’amministrazione per sostenere questi servizi ha raccolto oltre diecimila euro a fronte dei cinquemila previsti e inseriti nella variazione di bilancio. Oltre alla consegna a domicilio delle spese e dei farmaci sono stati assegnati i voucher per le famiglie in difficoltà; una ventina di nuclei hanno ottenuto aiuto per le rette delle materne; 2.500 euro sono stati donati (oltre a mascherine e alimenti) alla Rsa Angelo Maj. Con la fase 2 è ripreso anche l’intervento per l’ammodernamento dell’illuminazione pubblica interrotto a marzo. Infine i 100 mila euro di contributo della Regione: finanzieranno la sistemazione di viale Terme e del marciapiede per Mazzunno. •

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