Acqua dall’Eridio, la Regione butta i piani

di Mila Rovatti
Una tregua per il lago d’Idro e la natura che lo circonda
Una tregua per il lago d’Idro e la natura che lo circonda
Una tregua per il lago d’Idro e la natura che lo circonda
Una tregua per il lago d’Idro e la natura che lo circonda

È una vittoria a tempo scaduto ma sempre clamorosa quella incassata dal sindaco uscente di Idro. Giuseppe Nabaffa non è ricandidato, ma può chiudere il proprio mandato con l’orgoglio di chi, battendosi per la tutela dell’Eridio, ha visto riconosciute le proprie ragioni. Peccato che, pur avendo sbagliato strategia, la politica di grosso calibro non abbia chiesto scusa. La politica in questione è quella della Regione, che ha dovuto rassegnarsi a cestinare i progetti delle nuove opere di regolazione al lago d’Idro - terza galleria di svaso e nuova traversa - redatto da Infrastrutture Lombarde. Tutto da rifare, insomma, per quelle che la Regione ha sempre chiamato «Opere di regolazione per la messa in sicurezza», e che per l’amministrazione comunale di Idro e per i comitati di difesa del lago altro erano e sono solo gli strumenti per continuare a permettere uno sfruttamento intensivo delle acque per scopi idroelettrici e irrigui a discapito dell’ambiente e dell’economia turistica. «La Regione ha soppresso la procedura progettuale delle opere di regolazione - spiega Nabaffa - e intende sviluppare una nuova ipotesi di progetto che a oggi non è nota. Intanto ha revocato l’incarico a Infrastrutture Lombarde e ha dato il via alla procedura di risoluzione del contratto con Itinera, la spa che si era aggiudicata l’appalto, perché la proposta progettuale sviluppata dalla stessa supera del 40% l’importo previsto in origine per questo intervento». Un importo nell’ordine dei 56 milioni di euro. LA RESA (temporanea?) del Pirellone è arrivata dopo 10 anni di battaglie, di accordi capestro che prevedevano finanziamenti consistenti in cambio del via libera senza condizioni ai cantieri e che solo il Comune di Idro ha rigettato, di ricorsi al Tar e al Tribunale superiore delle acque. Oggi tutto viene azzerato, e anche se è improbabile che l’ipotesi di un nuovo mega «rubinetto» al servizio di centrali e campi di mais vada definitivamente in archivio, l’incubo delle ruspe e dei saliscendi dei livelli dell’Eridio finisce momentaneamente nel dimenticatoio. «Dopo tutti questi anni durante i quali la nostra amministrazione ha denunciato in ogni sede e con ogni mezzo che quest’opera così come è stata concepita non ci avrebbe messo per niente in sicurezza - continua Nabaffa -, è arrivato finalmente il momento in cui persino la Regione ha dovuto ammetterlo. Sono contento che questa buona notizia sia arrivata al termine del mio mandato, a dimostrazione del buon lavoro svolto in questi 10 anni». Il castello costruito dal Pirellone aveva iniziato a incrinarsi dopo i test eseguiti sul costoso modello in scala della nuova galleria di svaso: una prova pretesa dal ministero delle Infrastrutture e realizzata dal Politecnico di Milano. «Nella sostanza è conclamato un grave errore progettuale con tutte le conseguenze del caso - prosegue il primo cittadino -; quindi si dovrà redigere un nuovo piano, convocare un nuova conferenza dei servizi e forse anche una nuova, e auspicabile gara d’appalto. Questi non sono piccoli errori, come riportano i comunicati stampa pilotati dalla Regione: per i piccoli errori non si riconvocano le conferenze di servizi». IL SINDACO ne ha di sassolini nelle scarpe e finalmente può togliersene qualcuno: «È impensabile pretendere di mettere in sicurezza un territorio realizzando una diga, il lago, con la capacità di invasare 35 milioni di metri cubi d’acqua per usi irrigui e idroelettrici, pretendendo di difendere l’ambiente alterando l’alveo di un fiume. Lo stiamo dicendo da 10 anni, e finalmente è arrivato un plastico a dimostrare l’incapacità e l’arroganza dell’apparato burocratico e politico della Regione, che non ha pubblicato e non pubblica sul bollettino regionale il nostro Pgt perché quest’ultimo non contiene le opere che vorrebbe imporci». •

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