Al Gaver si rivive l’incubo valanghe

di Mila Rovatti
La strada per il Gaver come appariva ieriLa posa delle barriere per bloccare la provinciale 669
La strada per il Gaver come appariva ieriLa posa delle barriere per bloccare la provinciale 669
La strada per il Gaver come appariva ieriLa posa delle barriere per bloccare la provinciale 669
La strada per il Gaver come appariva ieriLa posa delle barriere per bloccare la provinciale 669

Un altro weekend di isolamento per il Gaver: la strada che sale da Bagolino - la provinciale 669 - rimarrà chiusa fino a domani. La marcia è possibile fino a Valle Dorizzo; poi i new jersey sbarrano la carreggiata ed è impossibile proseguire per il solito pericolo di slavine. Neppure la nuova galleria paravalanghe, ormai quasi ultimata, è riuscita a scongiurare il problema: le nevicate eccezionali di questo novembre hanno fatto rivivere il solito incubo degli operatori turistici della zona. «Ci consola che si tratti di nevicate eccezionali per il periodo - commenta il sindaco di Bagolino Gianzeno Marca -; molte altre zone sono in difficoltà. In una situazione di normalità, con il nuovo paravalanghe dovremmo poter garantire la percorribilità della strada. Lunedì dopo il sopralluogo incontreremo il nivologo e capiremo come affrontare la situazione in vista dell’inverno». L’OPERA che dovrebbe garantire la sicurezza del transito sulla provinciale, fermando le cadute di neve dopo Valle Dorizzo, è strutturalmente ultimato. Manca solo il collaudo, ma appena le condizioni meteo lo consentiranno verrà eseguito un pre collaudo per consentire il passaggio dei veicoli. Intanto, nonostante la neve continui a cadere, gli addetti della Provincia, sotto la direzione del capo cantoniere Bruno Arrighini, continuano a tenere pulito l’asfalto per essere pronti a riaprire non appena possibile. La costruzione del paravalanghe del «Canal Rot» è costata un milione e 600mila euro, ed è stata finanziata per un milione coi fondi per i Comuni di confine: il resto è stato trovato dal Comune di Breno col supporto delle Comunità montane di Valsabbia e Valcamonica. •

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