Arriva l’ok di Terna: sollievo per il lago d’Idro

di Mila Rovatti
Le paratoie sul Chiese a Idro, dove il fiume esce dal lago prima di incamminarsi verso la pianura
Le paratoie sul Chiese a Idro, dove il fiume esce dal lago prima di incamminarsi verso la pianura
Le paratoie sul Chiese a Idro, dove il fiume esce dal lago prima di incamminarsi verso la pianura
Le paratoie sul Chiese a Idro, dove il fiume esce dal lago prima di incamminarsi verso la pianura

È ufficiale: il lago d’Idro avrà stabilità almeno fino al 10 luglio. Mancava solo il parere di Terna che ha dato il via libera per rilasciare 5 milioni di metri cubi d’acqua dai bacini dell’alta valle del Chiese. L’accordo è stato ufficializzato in mattinata, in video conferenza. A coordinare la riunione c’era l’assessore regionale agli Enti locali, Massimo Sertori, che in questi giorni non si è risparmiato per riuscire a trovare una soluzione in grado di conciliare i bisogni dell’agricoltura con quelli dell’ecosistema del lago d’Idro. Se già da mercoledì scorso, dal Trentino, arrivavano segnali positivi con l’aumento degli afflussi a lago, segno che la posizione della Provincia autonoma di Trento si stava ammorbidendo, l’accordo in questione partirà da lunedì prossimo e prevede un quantitativo d’acqua di 5 milioni di metri cubi, sufficiente per i bisogni dell’agricoltura fino alla fine della prima decade di luglio. Se poi arrivasse anche un po’ di pioggia l’intervento basterebbe fino al 15 rendendo ancora più soddisfatti anche i Consorzi irrigui già contenti per l’accordo trovato. Da tre giorni la quota del lago è sostanzialmente stabile: si attesta sui 367,40 metri sul livello del mare; afflussi e deflussi si compensano sui 20,5 metri cubi al secondo, cioè entra tanta acqua quanta ne esce. E sarà così fino al 10 luglio dopo che Terna - Rete Elettrica Nazionale Spa, società italiana operatrice delle reti di trasmissione dell’energia elettrica, ha appurato che questo prelievo aggiuntivo non andrà a incidere sulla produzione di energia elettrica. È infatti questo è uno dei principali scopi che hanno i due bacini a monte. Malga Boazzo e Bissina sono di origine artificiale e sono il risultato di un imponente intervento che ha consentito l'utilizzo a scopo idroelettrico delle notevoli risorse idriche della Val di Fumo. Si trovano in un contesto orografico di assoluto rilievo: Malga Boazzo, ad una altitudine di metri 1224, può contenere un volume di circa 12 milioni di metri cubi d’acqua, il lago di Malga Bissina, imponente nelle sue dimensioni, è a quota 1.780 metri con un volume, di 60 milioni di metri cubi. Invasi dai quantitativi importanti, che purtroppo in questo momento si trovano a contenere acqua al 20% delle loro possibilità a causa di un inverno avaro di acqua e neve che ha lasciato in eredità una grave siccità. Facendo incetta delle poche scorte rimaste la preoccupazione è rientrata. Non del tutto però. «Nessuno abbasserà la guardia», assicura il sindaco di Idro, Aldo Armani. «Non posso che ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per questa soluzione, ma il problema permane- ricorda il primo cittadino di Idro - . Se non arriverà un po’ di pioggia fra qualche giorno saremo ancora nella stessa situazione. Va bene tamponare, ma si devono pianificare gli interventi necessari perché quello che stiamo vivendo questa estate non debba più accadere». Soddisfatto anche il capitano del battello Idra, che non dovrà essere ancorato in mezzo al lago, ma potrà continuare ad effettuare le sue corse che in queste giornate afose sono sempre più affollate di turisti e non solo. In attesa di qualche precipitazione, questo accordo al momento pare finalmente accontentare proprio tutti gli attori in campo.•.

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