Capovalle, due strade per sopravvivere

di M.ROV.
Natalino GrandiFlavio Carretta
Natalino GrandiFlavio Carretta
Natalino GrandiFlavio Carretta
Natalino GrandiFlavio Carretta

Capovalle conta 359 abitanti e vive di turismo e agricoltura. È un piccolo gioiello incastonato fra i monti, ma anche qui non mancano i problemi: soprattutto lo spopolamento e il malfunzionamento dei servizi. Temi che vengono affrontati dai due candidati alla poltrona di sindaco. L’uscente è Natalino Grandi, un pensionato 66enne che si ricandida alla guida della lista «Tutti per Capovalle». «Mi ripresento perché abbiamo ancora molti progetti in cantiere da portare a termine - commenta -; la continuità è fondamentale per non lasciare nulla di irrisolto». Grandi si riferisce alla ristrutturazione della scuola, all’adeguamento antisismico del municipio e al piano di rifacimento dell’illuminazione pubblica. Ci sono poi alcuni nuovi progetti in cantiere, come la posa di telecamere e la creazione di una start up per un aggiornamento virtuale su tutto quello che Capovalle ha da offrire. «Seguiremo i bandi europei e non - conclude il sindaco attuale - per raccogliere tutte le risorse possibili». A SFIDARLO c’è Flavio Luigi Carretta, che decisamente non si fa scoraggiare: la sua è la terza candidatura, e oggi siede in minoranza. La lista che lo sostiene si chiama «Capovalle tricolore». «Il nostro paese non ha una programmazione adeguata - esordisce -, invece bisogna osare: siamo un paese di vecchi, e se andiamo avanti così qui fra 30anni non ci sarà più nessuno. Dobbiamo chiedere il reddito di natività all’Unione europea, perché chi ha figli sia incentivato a restare, e non possiamo avere medico, banca e poste a singhiozzo, altrimenti scappano anche i pochi rimasti». Carretta parla poi di una settantina di case vuote che andrebbero messe sul mercato con incentivi per i locatari e i locatori. «Capovalle deve fare uno sforzo - conclude -; deve creare un circuito di collaborazioni con Idro, Anfo e Treviso Bresciano, solo così potrebbe riuscire a valorizzare adeguatamente il proprio territorio». •

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