Cava del monte Tesio Pressing a tutto campo a sostegno del ricorso

di A.GAT.
Il monte Tesio, qui è stato individuato il sito per la cava
Il monte Tesio, qui è stato individuato il sito per la cava
Il monte Tesio, qui è stato individuato il sito per la cava
Il monte Tesio, qui è stato individuato il sito per la cava

Non si placa a Gavardo il dibattito sulla riapertura della cava del monte Tesio, in località Strubiana, autorizzata dalla Provincia il 24 maggio scorso, a due giorni dalle elezioni amministrative. Dopo il primo affondo del Comitato dei residenti e l’intervento dell’amministrazione comunale, anche la minoranza di centrodestra entra nel merito della questione. Con una specifica importante. «I termini per un’eventuale impugnazione del provvedimento autorizzativo all’estrazione, a favore della Fassa Srl, sono tutt’altro che scaduti – scrive Marco Molinari, candidato sindaco e capogruppo di Gavardo Ideale – Perché in realtà l’autorizzazione è stata comunicata, dalla Provincia di Brescia al Comune e alla società concessionaria, solo il 15 luglio scorso. I termini quindi per un eventuale ricorso al Tar sono tutt’ora esistenti e validi: 60 giorni, con scadenza al 13 settembre». Il centrodestra suggerisce dunque di muoversi in tal senso:. «ESISTONO ad oggi i tempi a proporre un ricorso giurisdizionale – continua Molinari – con il chiaro intendimento di difendere le legittime istanze della popolazione e di concordare con la Fassa l’esercizio dell’attività estrattiva, secondo criteri accettabili e condivisi. Sollecitiamo quindi il sindaco e la giunta comunale, con evidente urgenza, dato il periodo di ferie concomitante». A dire il vero il sindaco Davide Comaglio non aveva ancora escluso l’ipotesi di un ricorso, annunciando una serie di valutazioni, oltre che un incontro con l’azienda per proporre di spostare le volumetrie di escavazione dal Tesio al Budellone. La contestata convenzione è stata approvata nell’agosto del 2016, dalla giunta Vezzola: a seguito dell’approvazione si era costituito il Comitato per la salvaguardia del Tesio, che in poche settimane aveva raccolto più di 150 adesioni, e più di 750 firme. Il Commissario straordinario Anna Pavone, che ha governato il paese per circa un anno, fino alla fine di maggio, aveva riaperto le trattative con l’azienda, riuscendo a ottenere qualche piccola mitigazione, tra cui un semaforo per regolare gli accessi.

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