Cittadini attivi, il progetto è in movimento

di Alessandro Gatta
Uno dei gruppi di «cittadini attivi» di Gavardo all’operaRifiuti abbandonati sul territorio gavardese e recuperati
Uno dei gruppi di «cittadini attivi» di Gavardo all’operaRifiuti abbandonati sul territorio gavardese e recuperati
Uno dei gruppi di «cittadini attivi» di Gavardo all’operaRifiuti abbandonati sul territorio gavardese e recuperati
Uno dei gruppi di «cittadini attivi» di Gavardo all’operaRifiuti abbandonati sul territorio gavardese e recuperati

Sacchi per la spazzatura e ramazza, guanti e cestini mobili per la pulizia delle strade del paese; tosaerba, cesoie e tutto quello che serve per la manutenzione del parco dell’Isolo. In tanti li hanno già visti in azione, da qualche mese fino ai giorni dell’ultimo lockdown: i primi fanno parte del gruppo «Gavardo pulita è più bella», e prevedibilmente si occupano di ripulire la cittadina dai rifiuti urbani abbandonati. Gli altri - semplicemente «Gli amici dell’Isolo» - si occupano invece di pulizie e sfalcio dell’erba nell’omonimo angolo verde affacciato sul Chiese e sul Naviglio. Una breve presentazione di quelli che, di fatto, sono i primi due gruppi di «cittadini attivi» ufficialmente istituzionalizzati dal Comune di Gavardo, nell’ambito di quel progetto di «Sussidiarietà orizzontale» che ha preso forma la scorsa estate con un vero e proprio regolamento «per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni», così da favorire, ricorda la consigliera Anna Grumi «la partecipazione dei cittadini alla vita civica della comunità». NON CHE PRIMA della svolta istituzionale Gavardo fosse u na realtà silenziosa e inattiva; anzi: lo testimoniano, esempio pratico e calzante, proprio i due gruppetti citati poche righe fa e da tempo attivi sul territorio. Ma ora anche questo tipo di volontariato ha il proprio involucro: con l’approvazione del regolamento, infatti, è possibile sottoscrivere dei «Patti di collaborazione», in pratica lo strumento con cui si concretizza l’accordo tra la gente più attiva e generosa e il municipio, e che definisce tutto ciò che serve per realizzare gli eventuali interventi (da concordare) offrendo infine una cornice giuridica alle esperienze informali dei residenti. Come da programma, è stato individuato anche il referente comunale che sarà interlocutore nel rapporto tra volontari e pubblica amministrazione: si tratta di Luca Quinzani, ex comandante della polizia locale ora responsabile dell’Urp, l’Ufficio relazioni con il pubblico. La prima iniziativa per un Patto di collaborazione è stata rivolta, come detto, alle persone che già stavano svolgendo in modo spontaneo quello che i patti intendono formalizzare: dunque i volontari di Gavardo pulita è più bella e Gli amici dell’Isolo. Entrambe queste realtà hanno sottoscritto un accordo di cittadinanza attiva, i primi di sempre; ma chiunque, singolarmente o in associazione con altri, potrà presentare il proprio Patto di collaborazione, che verrà poi vagliato e approvato dall’amministrazione comunale. INTANTO i cittadini attivi proseguono nella loro attività: sono attrezzati con forbici, pinze, guanti, rastrelli, scope a altro ancora che trasportano su un carretto, dotato di secchi per differenziare i rifiuti recuperati (due di questi carretti, tra l’altro, sono stati donati dall’imprenditore Fabrizio Mora). «Sembra che il passaparola stia funzionando - dice ancora Anna Grumi - e c’è chi si è incuriosito e forse anche interessato a partecipare. Ci auguriamo che anche altri possano seguire il loro esempio con altri progetti». •

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