Commercio e artigianato Un assegno del Governo da dividere tra 17 Comuni

di M.PAS.
Tra i paesi più beneficiati dal fondo c’è Bagolino
Tra i paesi più beneficiati dal fondo c’è Bagolino
Tra i paesi più beneficiati dal fondo c’è Bagolino
Tra i paesi più beneficiati dal fondo c’è Bagolino

Le eventuali valutazioni sull’adeguatezza dell’intervento le lasciamo ad altri; intanto, la notizia da registrare e data da un «assegno» del Governo da un milione e 187mila euro da ripartire tra 17 Comuni della Valsabbia con meno di cinquemila abitanti e collocati in zone ritenute svantaggiate. Si tratta dei fondi per la ripartenza (o per la sopravvivenza) stanziati in seguito agli effetti collaterali della pandemia; uno stanziamento che esclude Gavardo, Vobarno e Villanuova che quota cinquemila la superano, ma anche, inspiegabilmente (forse perché non si è ritenuto che si trovino in aree disagiate), Roè Volciano, Sabbio Chiese, Paitone e Vallio Terme. Stavolta le famiglie in difficoltà non c’entrano, e lo stanziamento, che è triennale (riguarda gli anni 2020, 2021 e 2022), è dedicato al sostegno delle attività commerciali e artigianali. Ragionando su scala più ampia, nel Bresciano i Comuni che ne beneficeranno saranno 79, e riceveranno 6 milioni di euro, mentre la fetta valsabbina sarà pari a quasi un milione e 200 mila euro, per 17 realtà molto diverse tra loro. A BENEFICIARE maggiormente dell’operazione sarà Vestone, che riceverà 155.476 euro, seguito da Bagolino con 141.562. Poi un grosso salto verso il basso fino ad arrivare a Odolo con 84.580, Idro con 82.984, Casto e Agnosine con quasi 78 mila euro e Preseglie con 73.266. Bione e Barghe riceveranno rispettivamente 68mila e quasi 63mila euro, Provaglio Valsabbia, Mura e Pertica Bassa si accontenteranno rispettivamente di 55, 51 e 46mila, mentre Pertica Alta, Treviso Bresciano, Lavenone e Anfo ne otterranno poco più di 40 mila. Infine chiude Capovalle, dove arriveranno 38.409 euro. Come detto, i finanziamenti sono destinati ad attività economiche che già faticano in condizioni normali, e a maggior ragione in questo lungo periodo di crisi sanitaria. Un sostegno con una valenza economica ma anche di tipo sociale, visto che in questi paesi i negozi offrono servizi di prossimità e di pubblica utilità; perché sono anche luoghi di aggregazione importanti.

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