Di corsa per il Chiese, una vera folla per Piccolo

di AL.GAT.
Un momento della mezza maratona partita da Montichiari
Un momento della mezza maratona partita da Montichiari
Un momento della mezza maratona partita da Montichiari
Un momento della mezza maratona partita da Montichiari

Ha lasciato come sempre il segno, come testimoniato dal bagno di folla (ma senza assembramenti) che l’ha accolto. La nuova fatica di Carmine Piccolo, il runner della «Corsa per la vita», stavolta ha superato 28 chilometri in 2 ore e 18 minuti, partendo da Montichiari e arrivando ieri a Gavardo alle 10,18. Una mezza maratona (e oltre) per ribadire ancora una volta il deciso «no» al progetto del nuovo depuratore che ripulirebbe il Garda a spese del Chiese (e delle colline). ARRIVATO in paese è stato accolto dal sindaco Davide Comaglio e dai colleghi di Muscoline, Giovanni Benedetti, e di Prevalle, Damiano Giustacchini, e da vari comitati ambientalisti (dal comitato Gaia alle mamme di Castenedolo e del Chiese). È stato proprio Comaglio a premiarlo con la medaglia della Bam, la «Brescia art marathon» che a causa dell’emergenza sanitaria quest’anno si è disputata in tutta la provincia con diversi corridori in solitaria. «Il fiume scorre e mentre corro ascolto la sua voce e il suo grido di dolore - ha detto Piccolo all’arrivo -. È come se piangesse, e andare avanti è un grande tormento. Oggi scende quasi vuoto, domani forse sarà nero. Anche se triste e abbandonato, il Chiese ripone in noi una speranza. Ci chiede solo un po’ d’amore». Lungo il percorso, che ha costeggiato il fiume, non sono mancati striscioni, tifosi e accompagnatori, in bici o a piedi: tra questi anche Luca Regonaschi, collaboratore di Bresciaoggi. •

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