Differenziata, una casa all’altezza per la «Sae»

di M.PAS.
La futura sede della «Sae» nella ex Almici di Vobarno
La futura sede della «Sae» nella ex Almici di Vobarno
La futura sede della «Sae» nella ex Almici di Vobarno
La futura sede della «Sae» nella ex Almici di Vobarno

I servizi importanti hanno bisogno di spazi adeguati. È il caso della «Sae Vallesabbia», la società pubblica che per conto della Comunità montana gestisce raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti in tutto il territorio valligiano e anche oltre: autentica scommessa vinta, questa realtà sta per fare trasloco nella nuova casa di Vobarno dopo l’acquisizione all’asta di un’area industriale dismessa; quella della ex spa Almici Fratelli. Nei prossimi mesi la residenza di Sae si sposterà insomma da Villanuova a Vobarno, in una proprietà da 15mila metri quadri. Questa società che si occupa di igiene urbana è in forte espansione, e da gennaio gestirà anche i rifiuti di Rezzato. Nella ex Almici troveranno posto circa 50 automezzi fra autocarri e furgoni, altrettanti dipendenti e anche qualche milione di sacchi per la raccolta, imballaggi e alcune migliaia di cassonetti stradali. L’acronimo sta per Servizi ambiente energia, e oltre a gestire le materie seconde nei 25 Comuni valsabbini offre lo stesso servizio a Muscoline e ora, appunto, anche a Rezzato, per quasi 40mila utenze gestite. L’aggiunta del territorio rezzatese al programma di raccolta quinquennale ha spinto Valter Paoli, amministratore unico della società, e Marco Baccaglioni, direttore generale, a pensare a una sede logistica a Vobarno, in una posizione strategica dal punto di vista viabilistico grazie ai vicini impianti di raccolta rifiuti, ma anche baricentrica rispetto al territorio e ai paesi serviti. QUI C’È spazio pure per spogliatoi, uffici e magazzini. E la possibilità di gestire direttamente cisterne e pompe per il carburante per tutti i mezzi; senza dimenticare la necessità di ricoverare al coperto e lavare i veicoli. Il trasloco guarda anche a future espansioni: «Abbiamo partecipato a un’asta giudiziaria telematica - spiega Paoli - ed è attraverso questa che ci siamo aggiudicati il sito ex Almici». Valorizzando le risorse locali «diamo risposte veloci e concrete ai Comuni che le usano», commenta il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini, mentre il sindaco di Vobarno, Paolo Pavoni, ricorda che «abbiamo seguito l’iniziativa d’acquisto con grande soddisfazione, visto che col progetto di Sae si rilancia un’area che da molti anni era senza destinazione». L’acquisto, da 1,8 milioni di euro, è andato in porto grazie al Consorzio Bim, che ha visto nell’iniziativa Sae un importante investimento sul territorio. •

Suggerimenti