Ex dipendenti Pasotti, prove di reinserimento

di Massimo Pasinetti
Una seduta del Consiglio comunale di Sabbio dedicata all’ex Pasotti
Una seduta del Consiglio comunale di Sabbio dedicata all’ex Pasotti
Una seduta del Consiglio comunale di Sabbio dedicata all’ex Pasotti
Una seduta del Consiglio comunale di Sabbio dedicata all’ex Pasotti

Spiragli di sole a Sabbio Chiese rompono il cielo grigio sopra la testa del centinaio di operai dell’ex Pasotti alla ricerca di una soluzione occupazionale dopo la chiusura dell’azienda. L’incontro che si è tenuto a Nozza di Vestone in Comunità Montana nei giorni scorsi per illustrare alle aziende ed agli imprenditori della Valle Sabbia il progetto «Reti di contrasto alle crisi - Progetto per accompagnare la ricollocazione dei lavoratori dell’azienda Industrie Pasotti spa in fallimento» finanziato dalla Regione per le politiche del lavoro, ha visto la partecipazione di oltre una ventina di attività interessate ad assorbire parte del personale che nel corso degli anni ha maturata una forte qualificazione professionale. «Sui 165 rimasti senza lavoro per il fallimento, più della metà di Sabbio Chiese - spiega il sindaco Onorio Luscia che si sta battendo con forza alla ricerca di soluzioni - sono 99 quelli che hanno aderito al progetto. Ce ne sono poi una quarantina che sono pensionabili, una decina che stanno lavorando con contratto a termine, ed una decina che hanno bisogno del collocamento mirato. Infine una manciata di loro sono immersi nel discorso sugli ammortizzatori sociali». Il 70 per cento è costituito da uomini, con un’età media di 48 anni. L’incontro è servito per spiegare che ogni lavoratore avrà un proprio tutor, e come assai interessanti siano gli sgravi fiscali previsti per le aziende che assumeranno. NEL FRATTEMPO, mentre il progetto in corso avrà una durata di 12 mesi dal suo avvio avvenuto a novembre 2019, il 30 aprile terminerà la cassa integrazione che sta interessando i 165 operai dell’ex attività produttiva di pressofusioni per automotive. «Dall’assemblea sono emerse le richieste di precise figure professionali - ha confermato Luscia - quali tornitori, addetti al controllo numerico, saldatori, addetti alla fonderia. C’è quindi una benaugurante vivacità del mercato del lavoro. Per questo come sindaco sono particolarmente soddisfatto, perché si dimostra ottima la risposta da parte degli imprenditori della valle. Già nel mercato valsabbino del lavoro s’è vista la volontà concreta di assumere, non rimane ora che da attingere a quel bacino. Il mio augurio - conclude il primo cittadino - vale anche per gli operai, perché si dimostrino disposti a mettersi in gioco, cosa non facile a 50 anni ma necessaria per afferrare le opportunità che ci sono». •

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