Hydronic lab, ora l’Itis ha una carta vincente

di Massimo Pasinetti

Formare al meglio i tecnici del riscaldamento del futuro è una delle necessità di una scuola calata nell’industria. Ma anche le aziende di settore hanno bisogno di personale all’altezza, ed è per questo che l’Itis «Perlasca» di Vobarno e i marchi valsabbini Fondital e Ivar hanno trovato un punto d’incontro. È per questo che i ragazzi della scuola superiore hanno ricevuto in regalo dalle aziende una parete didattica a tema: l’«Hydronic lab». Si tratta di una ricostruzione impiantistica di reti di riscaldamento domestico e sanitario arrivata al Perlasca dopo due anni di lavoro e interscambio che hanno coinvolto l’istituto, la Ivar di Prevalle e la vobarnese Fondital, tra i principali attori nel settore del riscaldamento a livello mondiale. Il nuovo laboratorio offre materiale tecnico di ultima generazione per lo studio e il funzionamento dell’energia negli impianti, e per allestirlo è stato importante anche l’apporto degli insegnanti, con Stefano Francinelli referente al progetto. «L’estate scorsa è stata posata la parete - ricorda quest’ultimo - e col nuovo anno scolastico sono iniziate le lezioni frontali con l’uso, a supporto, della nuova strumentazione». «Le nuove direttive europee del pacchetto Fit for 55 e del piano Repower Eu impongono grandi cambiamenti nel settore termosanitario per l’ottenimento della neutralità climatica in Europa entro il 2050. Perciò - ricordano da Ivar e Fondital - è strategico investire per formare i tecnici del futuro fin da subito, durante la scuola». Nel lab c’è una pompa di calore aria-acqua a inverter di Fondital che consente di riscaldare e raffrescare l’ambiente che la ospita; e si può anche produrre acqua calda sanitaria col bollitore da 200 litri inserito nel sistema. La pompa di calore è di classe energetica A+++, con un impatto ridotto grazie all’impiego del gas R32. La parete «sfoggia» anche i principali terminali idronici sul mercato idrotermosanitario, cioè radiatori in alluminio, pannelli radianti e ventilconvettori. Proseguendo, la distribuzione ai terminali è garantita dal sistema modulare per centrale termica Varimix realizzato invece da Ivar, che alimenta i collettori che portano l’acqua a un mini sistema radiante e agli scambiatori a piastre coi quali si simula la dissipazione del carico termico. E il tutto è gestito da un plc programmato sempre dall’azienda prevallese, che ha formato i docenti sul software di programmazione. Ora tocca a ragazzi e «prof» sviluppare un applicativo per gestire i dispositivi. •.

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