I racconti della pandemia Parole e versi da ricordare

di M.PAS.
Il municipio di Roè Volciano
Il municipio di Roè Volciano
Il municipio di Roè Volciano
Il municipio di Roè Volciano

A Roè Volciano si pensa già al dopo Coronavirus, a come far memoria di quanto avvenuto per evitare che vada perso. Questo ha pensato Cristina Micheli, vicesindaco di Roè Volciano quando ha pensato di lanciare tra i suoi concittadini una curiosa iniziativa: «Lo scopo principale - spiega l’amministratrice - è quello di fissare nella memoria storica delle prossime generazioni le nostre emozioni, le paure e le sensazioni provate perché ne resti testimonianza, siano di monito e di insegnamento. E magari in un domani se ne potrà fare una pubblicazione e premiare i lavori migliori». Per questo il Comune di Roè sta invitando tutti i cittadini a trascrivere emozioni e paure che li stanno agitando in questo momento per trasmetterle alle prossime generazioni. E per farlo viene dato tempo fino a venerdì 3 aprile, per scrivere una poesia o un breve racconto che metta in evidenza che cosa si prova e si vive in tempi di Coronavirus. Lo scritto deve stare tutto in una cartella, un foglio in formato A4, magari anche accompagnato da immagini o disegni. Poi va inviato alla biblioteca@comune.roevolciano.bs.it, completo di dati anagrafici e di numero di telefono, entro appunto il 3 aprile. Far memoria per le future generazioni è sempre stato un sentimento diffuso nel passato. Stavolta si vogliono fissare le emozioni scatenate dalla tragica pandemia, anche per trarre lezione ed imparare ad affrontare meglio situazioni così difficili che potrebbero anche ripetersi. •

Suggerimenti