Il «cacciatore» di neutrini parla valsabbino

Il laboratorio di «Cuore», progetto guidato dal professor CremonesiOliviero Cremonesi
Il laboratorio di «Cuore», progetto guidato dal professor CremonesiOliviero Cremonesi
Il laboratorio di «Cuore», progetto guidato dal professor CremonesiOliviero Cremonesi
Il laboratorio di «Cuore», progetto guidato dal professor CremonesiOliviero Cremonesi

Massimo Pasinetti Sabbio Chiese gonfia giustamente il petto per il successo internazionale raggiunto da un suo concittadino. Si tratta di Oliviero Cremonesi diventato presidente della Commissione scientifica nazionale 2 per la fisica delle astroparticelle dell’Infn, l’Istituto nazionale di fisica nuclare. Una «testa d’uovo» insomma, come si dice per usare un linguaggio immaginifico. Oliviero Cremonesi è già responsabile internazionale del progetto «Cuore», acronimo di «Cryogenic underground observatory for rare events» nei laboratori del Gran Sasso dove i ricercatori studiano sempre più a fondo la struttura della materia. Per farlo, nella roccia del Gran Sasso, dov’è ha sede l’Infn è stato realizzato ad un particolare «frigorifero» che permette ad una quantità di 1.000 kg. di materiale, soprattutto ossido di tellurio, di raggiungere temperature vicine allo zero assoluto, appena sopra i - 273,15 gradi centigradi per un esperimento che riguarda il mondo dei neutrini. È un record assoluto, raggiunto grazie a particolari accorgimenti con refrigeratori a diluizione di elio. ORA CREMONESI, 61enne di Sabbio, che vive a Pavia dove s’è laureato nel 1982, e che da 2 anni è cittadino onorario di Sabbio dove vivono i famigliari, ha preso il posto di Marco Pallavicini, eletto dai 30 membri della Commissione. Il valsabbino è anche dirigente di ricerca alla sezione Infn di Milano Bicocca. Tanti gli esperimenti di fisica astroparticellare affrontati: da «Nusex» per lo studio del decadimento del protone a «Gallex» per la misura del flusso dei neutrini solari, e da «Mi-Beta» per la misura diretta della massa del neutrino a «Cuoricino», prototipo, appunto, di «Cuore», tiene corsi di Fisica alle Università di Milano e Milano Bicocca e per il Gran Sasso Science Institute: «La mia ricerca punta alla fisica delle particelle elementari sperimentali, con enfasi sulla fisica dei neutrini e sulla ricerca di candidati alla materia oscura. Sono responsabile scientifico di Cuore, il più grande esperimento biometrico al mondo, che indaga sul decadimento doppio beta senza emissione di neutrini. Questo progetto consente di stringere il cerchio attorno alla più misteriosa delle particelle». «Siamo vicini - spiega - ai segreti del neutrino che è nello stesso tempo anche il suo opposto nell’antimateria la cui esistenza era stata prevista negli anni ‘30 dal fisico Ettore Majorana. Da Cuore arriva la più grande quantità di indizi mai raccolta su questa particella. Riuscire a catturare un neutrino di Majorana vuol dire spiegare i meccanismi alla base dei processi di creazione della materia, gli stessi entrati in azione nei primi istanti dopo il Big Bang da cui è nato l’universo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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