Il «Caffè Passerini» risponde al disagio

di M.ROV.
La Rsa Passerini di Nozza
La Rsa Passerini di Nozza
La Rsa Passerini di Nozza
La Rsa Passerini di Nozza

La convivenza e l’assistenza di un proprio caro colpito dalla demenza senile può essere un’esperienza pesantissima se non si possiedono gli strumenti di relazione adatti. E dato che la soluzione del ricovero in una struttura nonè sempre percorribile, a Vestone hanno pensato di offrire un supporto attraverso il programma «Caffè Passerini». Vivere con un malato di Alzheimer è proprio impossibile? A questa domanda a cui cercherà di dare una risposta l’equipe della casa di riposo (la Passerini, appunto) di Nozza di Vestone, attraverso l’intervento di ricercatori e medici. SI INIZIA questa mattina con la presentazione di una serie di incontri mensili dedicati alle modalità per una più corretta gestione del problema. «L’Alzheimer Café - spiegano gli organizzatori del convegno odierno - è un luogo terapeutico non istituzionalizzato che offre supporto e informazioni, e in cui si opera verso il raggiungimento di una maggiore apertura verso la demenza. È strutturato con momenti in cui malati e familiari ricevono formazione e con altri in cui si socializza ascoltando musica, chiacchierando, gustando un dolcetto o sorseggiando un caffè. Un obiettivo non secondario dei Cafè Alzheimer è quello di abbattere l’isolamento e lo stigma che i nuclei familiari interessati da questa patologia spesso subisco, aumentando quindi il grado di stress e difficoltà di gestione dei problei correlati». Si inizia dicevamo questa mattina alle 9.30 con tre esperti del settore: Marco Trabucchi, Orazio Zanetti e Stefano Boffelli. Delle finalità del Caffè Passerini parleranno la direttrice sanitaria della Fondazione Passerini, Silvia Roberti, con Sara Butturini, coordinatrice del servizio di animazione della Fondazione, e con Chiara Giarelli, psicologa dedicata alla Rsa e in particolare al nucleo Alzheimer. Le conclusioni saranno affidate ad Alfredo Bonomi. Seguirà l’inaugurazione del Caffè Passerini, un servizio rivolto ai familiari e alle persone che si prendono cura dei pazienti Alzheimer a domicilio e che prevede una serie di incontri nei quali verrà appunto affrontata la gestione di questa malattia. Le date e gli argomenti degli incontri sono già fissati, si terranno nella sala Lilla della Fondazione sempre di martedì, e sempre dalle 17 alle 19. Il prossimo appuntamento, il 5 novembre, servirà a presentare il servizio e gli aiuti offerti dai servizi territoriali e prevederà uno spazio per fare domande e ricevere sostegno emotivo. •

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