Il campo in realtà era già pronto all’uso da parecchi mesi, dalla fine dello scorso anno, ma la furia del covid ha interrotto ogni successiva procedura, compreso il collaudo e l’omologazione: l’iter dunque si è concluso solo in agosto, e il taglio del nastro ufficiale alla fine è arrivato sabato mattina (approfittando dell’inaugurazione della Fiera). Fatta questa premessa, la buona notizia è che a Gavardo è finalmente realtà il nuovo campo sportivo con il fondo in sintetico: per sostituire il vecchio manto erboso (che comunque era in erba sintetica, e che aveva da tempo esaurito le proprie funzionalità) sono serviti circa 500mila euro, finanziati per un terzo dalla Comunità montana della Valsabbia. «IL CAMPO RIFATTO era pronto da novembre - ricorda l’assessore allo Sport Angelo Bettinzoli - ma con la pandemia si sono allungati i tempi tecnici, e l’omologazione è arrivata finalmente solo poche settimane fa dopo aver risolto alcune prescrizioni. Adesso la struttura è al servizio di tutta la comunità, e va a completare un centro sportivo d’eccellenza, dal palazzetto alla pista d’atletica, due campi da calcio a 11, quello per il calcetto e i rettangoli per il tennis». Su quei terreni corrono, giocano e si allenano più di 500 ragazzi delle diverse realtà sportive: «Al momento la gestione è ancora comunale - continua Bettinzoli - ma stiamo per chiudere una convenzione che affiderà le strutture alle nostre associazioni sportive, forse già entro un mese». Il campo in sintetico è nuovo di zecca, ma verrà comunque continuamente controllato: «Il primo vero check up - dice ancora l’assessore - sarà tra quattro anni, a circa la metà del suo ciclo vitale». I primi a calciare un pallone, ovviamente, saranno i bambini e i ragazzi dell’Ac Gavardo, società sportiva che proprio nel 2020 celebra i suoi primi 95 anni (fondata nel 1925). «ASPETTAVAMO da tempo il nuovo rettangolo di gioco - commenta il presidente Giorgio Tonoli -; un’opera indispensabile per una realtà come la nostra, che da decenni è un punto di riferimento per i giovani di tutta la Valsabbia. Lo sport è un mezzo per educare i nostri ragazzi, un luogo sano di aggregazione: a loro faccio il più grande in bocca al lupo, e a loro promettiamo di utilizzare al meglio questo spazio, anche in vista del Torneo internazionale di Pasqua, che organizziamo da più di 20 anni». Una nota doverosa: a occuparsi di tutta la progettazione è stato il vicepresidente Giuseppe Maioli, che lo ha fatto gratuitamente. A lui è stata dedicata una targa ricordo, proprio per celebrare questo bel regalo.