Il caso

Riconsegnato il cucciolo di alpaca rapito: "Non è ancora fuori pericolo"

di Alessandro Gatta
Era stato "trafugato" domenica scorsa dalla Fattoria di Marta di Prevalle. L'azienda agricola aveva immediatamente lanciato l'allarme: "Da solo non sopravvive", avevano detto. Ora è sotto controllo costante del veterinario e sottoposto a cure. Le telecamere di sorveglianza potrebbero far luce sull'identità del rapitore
Il cucciolo di alpaca ha ricevuto le prime cure mercoledì sera quando è stato ritrovato
Il cucciolo di alpaca ha ricevuto le prime cure mercoledì sera quando è stato ritrovato
Il cucciolo di alpaca ha ricevuto le prime cure mercoledì sera quando è stato ritrovato
Il cucciolo di alpaca ha ricevuto le prime cure mercoledì sera quando è stato ritrovato

È tornato a casa il piccolo (si fa per dire) «Capitan America», il cucciolo di alpaca - in gergo tecnico un cria - di pochi mesi che era stato «rapito» domenica scorsa dalla Fattoria di Marta, azienda agricola operativa in Valsabbia dal 2013, da poco più di un anno trasferita a Prevalle e specializzata in pet therapy e attività con bambini e scuole.

Chi se ne era impossessato l'ha abbandonato mercoledì sera tra le 19.30 e le 20.15 all'interno della proprietà della fattoria in zona via Case Sparse, ma in gravissime condizioni, disidratato e in fin di vita. «Purtroppo non è ancora fuori pericolo - ammette la titolare Marta Cerri - ed è costantemente seguito dalla nostra veterinaria, che continua con le flebo e le vitamine. La buona notizia è che ieri si è alzato da solo: l'abbiamo messo vicino a Black, un alpaca da cui era inseparabile, e ad altri due cria. Ma fa fatica a stare in piedi, è sempre stanco. Speriamo in bene, ma siamo preoccupati».

Il ritrovamento, come detto, mercoledì sera: «Eravamo appena andati via dalla fattoria - continua Cerri - e mi sono ricordata di una cosa e ho chiesto al mio compagno di tornare indietro, anche per controllare che fosse tutto chiuso. Mi ha poi chiamato agitatissimo, dicendo di aver trovato Capitan America steso a terra e con la testa girata (vuol dire che stava malissimo): abbiamo subito chiamato la veterinaria, che ringraziamo tantissimo, arrivata in pochi minuti. Tempo poche ore e l'avremmo trovato morto».

L'ipotesi è che il rapitore (o i rapitori) l'abbia riportato in fattoria vista l'eco mediatica di questi giorni: primo caso in Italia (gli allevamenti di alpaca sono pochi) e per questo caso nazionale. «Chi l'ha rapito - dice Cerri - pare l'abbia rinchiuso, forse per nasconderlo: non riusciva nemmeno a muovere le zampe. Un gesto ignobile, ma grazie all'aiuto di tutti il ladro si è sentito accerchiato e per fortuna, con un briciolo di coscienza, l'ha riportato a casa». Dell'accaduto erano già state informate le forze dell'ordine, Carabinieri e Polizia locale: «Ora abbiamo un orario preciso - conclude Marta Cerri - e sappiamo che Capitan America è stato lasciato qui tra le 19.30 e le 20.15. Quindi grazie alle telecamere speriamo di individuare il veicolo che lo trasportava».

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