Il passato dà spettacolo Un altro dietro le quinte del Carnevale più bello

di M.ROV.
Il Carnevale di Bagolino visto dal punto di vista della preparazione
Il Carnevale di Bagolino visto dal punto di vista della preparazione
Il Carnevale di Bagolino visto dal punto di vista della preparazione
Il Carnevale di Bagolino visto dal punto di vista della preparazione

Ci sono ancora due serate nel cartellone di «Saper fare del passato», un ciclo promosso a Bagolino dal gruppo di casa «Voci del Carnevale». Giovedì, chi vorrà imparare i segreti legati a questa antichissima festa potrà approfittare di una serata dedicata alla costruzione di scarpe in legno, ceste e maschere, mentre nell’ultimo appuntamento di giovedì 6 febbraio toccherà alla dimostrazione di un altro capolavoro di abilità: la preparazione dei cappelli da «balarì». Gli incontri si terranno alle 20.45 nella sala polifunzionale in via San Giorgio. IL GRUPPO Voci del Carnevale, nato alcuni anni fa per preservare la famosa festa in maschera, ha organizzato fin qui quattro serate dedicate al Saper fare del passato; tutte legate alla preparazione dei materiali utilizzati per i costumi, che ancora oggi vengono confezionati artigianalmente dalle donne e dagli uomini del paese. Nei primi due incontri è stato spiegato come si realizzano calze, frange, grembiuli, camicie e scialli; ora tocca agli altri complementi dei costumi, dei «mascher» e dei danzatori. «Abbiamo cercato di raccontare quello che accade dietro le quinte di una tradizione ormai famosa, ma di cui sono noti quasi esclusivamente i risultati finali - spiegano i promotori - mentre il rito che precede il tutto è estremamente complesso e affonda le sue radici in tempi antichissimi». LE DIMOSTRAZIONI previste nelle due serate rimanenti sono destinate a tutti: residenti e visitatori, ma soprattutto alle nuove generazioni, alle quali affidare un’eredità importante. Saranno introdotte da una breve relazione tenuta dallo storico Luca Ferremi sulla nascita del Carnevale e su specifici elementi di quello bagosso riferibili a epoche e culture del passato, che ne confermano appunto l’origine molto antica. L’impegno del gruppo promotore vuole non solo trasmettere ai giovani i saperi e le competenze manuali necessarie, ma anche consolidare tra i turisti l’immagine di una festa che è espressione della storia di una comunità, e che per questo va vissuta con grande rispetto.

Suggerimenti