Il trasloco del tiro a segno resta un miraggio

di Alessandro Gatta
L’impianto del tiro a segno sportivo di Gavardo
L’impianto del tiro a segno sportivo di Gavardo
L’impianto del tiro a segno sportivo di Gavardo
L’impianto del tiro a segno sportivo di Gavardo

Era inevitabile: la mozione (bocciata) proposta dalla minoranza di «Gavardo Ideale» per la riqualificazione dell’ex cava in località Campagnola a Soprazocco non poteva che riaccendere i riflettori sulla questione, ad oggi irrisolta, del tiro a segno di via Bertolotti. Da anni i residenti - in tutto una sessantina di famiglie - lamentano una difficile convivenza: quando si spara, in effetti, è impossibile non fare rumore. E PROPRIO di un trasferimento nell’ex cava si parla da almeno un decennio: come riferito dall’assessore Fabrizio Ghidinelli, è scritto nero su bianco anche nella variante al Pgt approvata nel 2014, in cui è prevista «la delocalizzazione dell’area del tiro a segno, la cui attuale sede risulta ormai completamente inclusa in ambito urbano». L’area in questione, da oltre 42mila metri quadri di cui 33mila di proprietà comunale, come da Pgt dovrebbe (o meglio potrebbe) ospitare anche spazi per il tiro con l’arco e le biciclette bmx: ma non va dimenticato che già oggi, e ancora per un paio d’anni, è in essere una concessione (in comodato d’uso) per una pista di trial. QUESTIONE spinosa: la mozione presentata dalla minoranza chiedeva di impegnare il Comune a mantenere la pista già in funzione con aggiunta di una pista per bmx e un ciclodromo. «Sarebbero tre strutture importanti - spiega il consigliere Giancarlo Persavalli - che non interferirebbero l’una con l’altra: la pista da trial, la pista da bmx nella parte bassa, un ciclodromo asfaltato con pista da 4 metri nella parte bassa. Non va dimenticato che a Gavardo ci sono 6 società ciclistiche affiliate, e che anche in Consiglio siede Gianni Pozzani, presidente provinciale della Federazione ciclistica italiana». Mozione bocciata, dicevamo: «Per come è stata presentata, è una forzatura - incalza ancora Ghidinelli – perché si dimentica di come stanno le cose: l’ex cava al momento sconta l’aspettativa del trial, del tiro con l’arco e della bmx oltre che del tiro a segno. Cose complesse e non risolvibili con una mozione: abbiamo cittadini incavolati a cui dare risposta. Proponiamo di procedere per gradi, con un percorso partecipato, prevedendo per le istanze eventualmente escluse dall’ex cava un’altra idonea collocazione nel territorio comunale». «Gli spazi non mancano a Gavardo - spiega del sindaco Davide Comaglio - ma dobbiamo risolvere il problema del tiro a segno troppo vicino alle abitazioni: non possiamo decidere di fare una pista da bmx senza pensare ai cittadini». Se ne parla anche fuori dal municipio: «Il tiro a segno lì dov’è è anacronistico - fanno sapere dal comitato Gaia - e andrebbe spostato in un luogo che consenta di svolgere la sua attività e ampliarsi senza problemi di convivenza con la parte residenziale. La soluzione ce l’abbiamo, ed è l’ex cava di Soprazocco». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti