In città il presidio dei lavoratori della ex Pasotti

Il sito produttivo della ex Pasotti: 170 lavoratori con il fiato sospeso
Il sito produttivo della ex Pasotti: 170 lavoratori con il fiato sospeso
Il sito produttivo della ex Pasotti: 170 lavoratori con il fiato sospeso
Il sito produttivo della ex Pasotti: 170 lavoratori con il fiato sospeso

Con il fiato sospeso e in ansia per il futuro ci sono 170 famiglie. Quelle dei lavoratori della ex Pasotti di Sabbio, il cui ramo d’azienda preso in affitto da Orange1 Foundry, dal primo maggio è tornato nelle mani del curatore fallimentare. La prospettiva ora è quella di un anno di cassa integrazione straordinaria per cessata attività (il 21 a Roma l’incontro al ministero per attivare gli ammortizzatori sociali), mentre si spera che dal tavolo convocato per questa mattina in Prefettura a Brescia, alle 10.30, possano arrivare indicazioni positive per il futuro. In particolare sindacati e lavoratori si aspettano che al più presto si possa arrivare a un bando per la cessione del ramo d’azienda e che Orange1 scopra le carte in tavola, manifestando le reali intenzioni nei confronti del sito di Sabbio Chiese fermo ormai da settimane. ATTORNO AL TAVOLO, oltre al prefetto Attilio Visconti e al sindaco di Sabbio Onorio Luscia, ci saranno i rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali coinvolte nella trattativa (Fiom Cgil, Fim Cisl e Uil) e quelli della curatela fallimentare e del gruppo bellunese Orange1. All’esterno della Prefettura ci saranno anche i lavoratori della ex Pasotti, che arriveranno dalla Valsabbia a bordo di due pullman. «Un presidio pacifico ma significativo - spiega Franco Belotti della Fim Cisl - Volevamo che si sentisse la presenza dei lavoratori e quindi abbiamo deciso di farli intervenire a Brescia». Al termine dell’incontro si terrà una breve assemblea per informare dell’esito del tavolo. •

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