L’azienda è scomparsa? Si scopre l’acqua calda

Il cantiere è abbandonato con quattro impalcature e due reti, il municipio è una fabbrica spettrale, un «personaggio» in cerca d’autore, ma il guaio è che l’autore non c’è più. L’impresa che ha vinto l’appalto per la ristrutturazione ha piantato lì due tubi Innocenti (ma anche un po’ colpevoli) e poi ha pensato bene di fallire, lasciando in mano al Comune il cerino corto e incandescente di un contratto da rescindere, di un appalto da rifare, di un lavoro che appena iniziato è già da ricominciare. Succede a Treviso Bresciano, dove volevano regalarsi un palazzo municipale come nuovo. Ma la ditta è scomparsa. Volatilizzata. Non c’è più. Ditta fra l’altro di Montecatini, località nota per le terme, che sarebbero un giacimento inesaurbile di acqua calda. Ed è proprio l’acqua calda che hanno scoperto anche qui a Treviso Bresciano: con la regola degli appalti al «massimo ribasso» si rischia sempre di scottarsi.

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