PAURA E DANNI

Sfiorata la tragedia a Paitone:
in un video il momento
dell'esplosione in cava

di Alessandro Gatta
Colpiti veicoli, case e capannoni attorno alle 15.30 di ieri: i detriti scaraventati anche a 300 metri di distanza hanno raggiunto la provinciale.
L'istante dell'esplosione in cava a Paitone documentato nel video pubblicato su bresciaoggi.it
L'istante dell'esplosione in cava a Paitone documentato nel video pubblicato su bresciaoggi.it
Il momento dell'esplosione

Il sindaco Alberto Maestri non usa mezzi termini: «È un miracolo che non si sia fatto male nessuno». Tragedia sfiorata, a dir poco, ieri pomeriggio a Paitone. Attorno alle 15,30 un’esplosione nella cava Buzzi Unicem (visibile nelle immagini del video in apertura) ha scaraventato detriti fino a 300 metri di distanza, raggiungendo la località Fornace e addirittura la strada provinciale, colpendo automobili parcheggiate, abitazioni e capannoni. E pure un veicolo in movimento, ma per fortuna solo sulla parte posteriore. Sono volati non solo detriti di piccole dimensioni, ma anche rocce del peso di diversi chili: se avessero colpito qualcuno, la triste storia sarebbe già stata scritta. In cava tutte le lavorazioni sono state immediatamente sospese ed è atteso per domani il sopralluogo della Provincia, che ha competenza sulle attività estrattive, in presenza di un perito minerario. Fino ad allora tutto fermo.
Nel frattempo è lo stesso Comune che, in accordo con i carabinieri di Nuvolento, invita tutte le attività e i privati che abbiano subito danni a recarsi in caserma, dalle 8 alle 20, per sporgere denuncia (qualcuno in realtà è già andato ieri sera). «Successivamente - spiega il sindaco Maestri - saranno resi noti i tempi in cui comunicare i preventivi per la sistemazione dei danni. Il Comune si farà inoltre carico di raccogliere la documentazione da inoltrare all’azienda». In tutto il quartiere sembra sia scoppiata una bomba: ci sono automobili con i vetri frantumati, specchietti e carrozzerie danneggiate, e ancora finestre sfondate, pezzi di cornicione e di tetto, capannoni sfregiati.
La paurosa deflagrazione si è verificata intorno alle 15,30: al boato è seguita la pioggia di detriti, con contestuale allerta dei residenti e intervento dei vigili del fuoco, dei carabinieri di Nuvolento e della polizia locale intercomunale. «L’azienda ci ha riferito di essere in quel momento impegnata in un’attività di messa in sicurezza dell’area di scavo - aggiunge il vicesindaco Corrado Romagnoli -. L’esplosione incontrollata sarebbe stata scatenata da un cosiddetto vuoto di terra direzionato verso il paese: un cumulo di terra morbida che non avrebbe opposto abbastanza resistenza all’onda d’urto». E così massi, terriccio e detriti sono volati per centinaia di metri, raggiungendo case e aziende.
«Abbiamo subito allertato le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, oltre alla Provincia che ha subito fermato i lavori - continua Romagnoli -. Fortunatamente non si è fatto male nessuno ma, ribadisco, è stato davvero un miracolo, e per questo invitiamo tutti a presentare denuncia e poi a consegnarci i preventivi che faremo avere ai diretti interessati. Vedremo poi che azioni intraprendere affinché non succeda più una cosa del genere». Nella cava di Paitone la Buzzi Unicem - un colosso del settore, ha stabilimenti in tutta Italia - ci scava pietrisco: da un primo controllo sul portale della Provincia l’attività estrattiva risulta autorizzata da lungo tempo, e l’ultima proroga risale al novembre di un anno fa. Tra i residenti c’è chi da anni sottolinea disagi, e chi ricorda una piccola mobilitazione per chiedere la chiusura dell’attività. In serata i vigili del fuoco erano ancora al lavoro per una ricognizione su eventuali detriti da rimuovere, e sull’agibilità degli edifici colpiti.•.

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