L’oasi dei cavalli ha bisogno di amici

di Paolo Baldi
Le condizioni di uno degli esemplari scampatiLe quattro cavalle appena arrivate a Vaiale dal macello di Correggio
Le condizioni di uno degli esemplari scampatiLe quattro cavalle appena arrivate a Vaiale dal macello di Correggio
Le condizioni di uno degli esemplari scampatiLe quattro cavalle appena arrivate a Vaiale dal macello di Correggio
Le condizioni di uno degli esemplari scampatiLe quattro cavalle appena arrivate a Vaiale dal macello di Correggio

Gli ospiti aumentano e anche la necessità di nuovi sostenitori e nuovi fondi per la straordinaria oasi dei cavalli (e non solo) che ha messo radici da poco più di un anno nel cuore dell’alta Valsabbia. Nel centro «Cà di Pimpi» di Vaiale, sul territorio di Lavenone e ai piedi delle Piccole Dolomiti, sono arrivate da pochi giorni altre quattro cavalle che hanno visto passare più volte la morte davanti ai loro occhi. Perché erano destinate al macello, e non sono state abbattute per via di un sequestro giudiziario causato dall’irregolarità dei documenti identificativi, e perché in un macello, quello di Correggio, sono rimaste per settimane (da giugno), in attesa di una loro collocazione, vedendo così moltissimi simili andare verso la pistola e il proiettile captivo del macellaio. ERANO già malconce al loro arrivo nella «fabbrica di carne» in provincia di Reggio Emilia, e non sono uscite prevedibilmente bene dalla permanenza forzata in quel luogo. L’associazione Tnhekima, che ha creato il rifugio per equidi in un angolo splendido della valle, ha lavorato per settimane per il salvataggio, e l’impresa è andata a buon fine grazie alla collaborazione di un’altra associazione, la toscana «Ihp»; la stessa che aveva segnalato il caso al centro bresciano. Ora le cavalle sono al sicuro, ma si è aperto ovviamente il problema del loro mantenimento e anche delle cure. Domani a Vaiale arriverà un veterinario che visiterà tutti gli animali, uno dei quali ha una ferita a una zampa che causa gonfiore. Definito il quadro inizierà l’attesa di persone disposte ad adottare a distanza le cavalle. Qualcuno si è già fatto avanti, ma c’è ancora...molto posto: il mantenimento di animali di queste dimensioni, e le cure che qui sono quasi esclusivamente naturali, alternative, richiedono molte risorse. Farsi avanti è semplice: basta visitare il sito web di Tnhekima e aprire lo spazio dedicato proprio alle adozioni per capire come. Si aprirà un mondo diverso; la possibilità di emozionarsi carezzando un animale magnifico sapendo di aver contribuito a salvargli la vita. CAVALLI a parte, Thnekima vuole essere una presenza significativa sul territorio che la ospita anche in altri modi. Sempre legati ai principi del rispetto della vita e della conservazione dell’ambiente. Ecco perché l’associazione ha deciso di organizzare in quest’ultimo scorcio d’estate una piccola iniziativa per riparare i danni fatti da un turismo irresponsabile. L’idea è quella di ripulire dai rifiuti, effettuando alla fine dell’operazione anche una accurata differenziazione degli stessi, un breve tratto di sponda del lago d’Idro. Si tratta della riva sottostante la statale che, oltre la Pieve Vecchia di Idro, ospita l’area per il pic nic e una passeggiata. Chi vorrà partecipare dovrà semplicemente trovarsi sul posto questo sabato alle 15 munito di guanti e sacchetto (per saperne di più e per avere l’esatta posizione c’è il recapito whatsapp 347 166 95 38). Alla fine delle pulizie ci sarà anche la possibilità di gustare insieme una pizza in riva al lago. •

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