L’omaggio della comunità al sacerdote «patriota»

di C.CAZ.

«Fu di cuore grande, di zelo ardente, di fervorosa pietà, caro al suo popolo che sempre l’amò e ne furono pegno i solennissimi funerali con cui l’accompagnò all’ultima dimora. Vale anima bella, riposa in pace nel seno di quel Dio che sempre amasti». Con queste parole il parroco Domenico Guccini conclude la trascrizione dell’atto di morte del suo predecessore, l’arciprete Michelangelo Comparoni che governò la chiesa di Nuvolera dal 1830 al 1871. Un sacerdote che visse in pieno il periodo più turbolento del secolo XIX, imprigionato e maltrattato in carcere dai francesi, e il Risorgimento; ed è appunto all’interno della rassegna intitolata a quel periodo che sabato alle 20,45 nella chiesa del Suffragio a Nuvolera verrà letto integralmente l’elogio funebre. «L’elogio di don Comparoni - dice l’assessore Diego Agnelli - l’ho ritrovato durante alcune ricerche storiche nella biblioteca Queriniana di Brescia; esso fu scritto e pronunciato dall’arciprete di Nuvolera Francesco Treccani. Dalle parole pronunciate durante il funerale si ricostruisce la storia della comunità durante l’Ottocento». La lettura sarà a cura dell’attore Venanzio Agnelli e l’accompagnamento musicale all’oboe di Noemi Ganelli. •

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